In Texas, a San Antonio, nell’ autunno 2013 aprirà la prima biblioteca senza carta “BiblioTech”.
La struttura presterà agli utenti, al posto dei libri, degli e-book reader (che al momento non si sa di quale azienda saranno) per cicli di due settimane.
Nelson Wolff, giudice della contea di Bexar, è l’uomo che sta dietro tutto il progetto, con l’obbiettivo di aprire un intero sistema di biblioteche del genere in tutto il territorio. In un’intervista al San Antonio Express News, rilanciata da molti siti di tecnologia americani, Wolff spiega: «Prendiamo il nome di chi prende in prestito il lettore digitale e poi l’utente può tenerlo per due settimane; poi, in questo lasso di tempo, il dispositivo si scarica e non vale più la pena tenerlo».
Tutte le caratteristiche delle biblioteche che oggi conosciamo, in un futuro non troppo lontano, potrebbero non esserci più: la digitalizzazione dei libri è avviata e in molte strutture universitarie è stata già resa concreta.
L’iniziativa “book free” nasce in una zona già prospera da un punto di vista tecnologico e se dovesse funzionare, sarebbe un esempio di digitalizzazione totale e di contenimento dei costi. Importante, è capire, però, come verrà accolta culturalmente. In passato si è già assistito ad un dibattito su questo tema: “una biblioteca senza libri può ancora chiamarsi così?”.
Si stima che i costi iniziali per la biblioteca di San Antonio saranno di circa 250.000 dollari per assicurare i primi 10.000 titoli per la biblioteca.