È la prima biblioteca di condominio, in via Rembrandt a Milano, gestita in tutto e per tutto dalle 72 famiglie che vivono nella palazzina. Una portineria in disuso, attrezzata con scaffali, poltrone e una macchinetta automatica del caffè per rendere più piacevole la lettura. Tutti gli inquilini degli otto piani del palazzo si danno il turno per gestire una grande quantità di libri, arrivati da tutto il quartiere e, amministrare, schedature, registri per segnare i volumi in prestito e scadenze da far rispettare. La biblioteca è aperta anche al pubblico , come racconta Roberto Chiappella, 66 anni, residente al sesto piano del palazzo da ormai quarant’anni: “Tutto è nato per caso tre mesi fa quando abbiamo trovato una decina di libri praticamente nuovi buttati per terra accanto a un bidone della spazzatura. I volumi sono stati trasportati nel vecchio bilocale della custode al pianterreno, ormai disabitato, in attesa una nuova collocazione. E lì, ecco l’idea: nei condomini ci sono dinamiche strane, che tutti conosciamo, – prosegue Chiappella – si può vivere per anni a pochi metri di distanza senza scambiarsi nemmeno una parola. Volevamo tutti trovare anche il modo di condividere qualcosa, di avere uno spazio per socializzare”. Così i dieci volumi “salvati” sono stati solo il punto di partenza per la crescita di questa stimolante iniziativa.
La bibilioteca di condominio: mille libri per l’intero quartiere
7 Febbraio 2013