La ballata dei precari – Silvia Lombardo

Titolo: La ballata dei precari
Autore: Lombardo Silvia
Data di pubbl.: 2011
Casa Editrice: Miraggi
Pagine: 119
Prezzo: 12

Guida di sopravvivenza per trentenni è il sottotitolo scelto per questo libro uscito da poco. Più che definirlo una “guida”, però, lo definirei il “racconto di una triste realtà”. E’ proprio una triste realtà infatti quella che Silvia Lombardo ci racconta in queste pagine. L’autrice con uno spassoso tono ironico ed un’irresistibile irriverenza affronta tematiche molto spinose della nostra attualità e, in particolare, della sua esperienza di vita. “La ballata dei precari” non è di certo una ballata, ma è un racconto che nasce da una serie di post pubblicati su un blog di grande successo e che sono diventati libro. Un libro costruito per affrontare questioni estremamente serie come quelle della precarietà contrattuale, dei co.co.co., degli stage definiti, in maniera forse più appropriata, “stRage”… Temi che toccano da vicino noi giovani, temi che ci fanno soffrire, temi che ci fanno mal sperare nel futuro e che sono raccontati nell’unico modo che è rimasto possibile, quello ironico. In un passaggio di questo libro l’autrice illustra le varie tipologie di stage che si possono trovare, questo è un esempio:

Stage Arredamento uffici.
Sei uno stagista e ti aggiri per l’ufficio chiedendoti da settimane come sei finito qui? Bene (bene?!). Lo stage arredamento è proprio la disgrazia che ti è capitata. Ricordati che, prima di varcare la soglia di questo posto tutti i giorni, qualcuno ti aveva fatto fare un regolare colloquio dove una signora molto formale e seria aveva valutato con attenzione e freddezza il tuo curriculum.
Ora sei in balia degli eventi: non hai una scrivania, non hai un compito ben preciso, e solo il 10 % del personale conosce il tuo nome. Ecco perche lo chiamo stage arredamento uffici: esisti solo in virtù del fatto che occupi metri quadri e quindi hai la stessa funzione dell’arredo, più o meno.
Ma tra te e un comò dell’Ikea hanno scelto te perchè almeno non ti dovevano assemblare.”

L’autrice stessa è una precaria. Da qui l’idea di riunire un gruppo di precari del cinema e dell’editoria e di realizzare l’omonimo film, di cui riportiamo il trailer.

Un libro per chi? Un libro per i giovani, che troveranno senz’altro parte di loro stessi e del loro vissuto in queste pagine. Un libro per i meno giovani, che si avvicineranno e capiranno sicuramente meglio il malessere che vive una generazione. Un libro per i nostri dirigenti, politici e tecnici, il perchè lo lascio a voi e alla vostra immaginazione. Vivamente consigliata anche una lettura attenta del “Glossario precario” al termine del testo.

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Riccardo Barbagallo

Lavoro da qualche anno nell'editoria, mi occupo di comunicazione per editori e autori e sono un digital addicted. Al contrario di altri, non mi posso definire un lettore da sempre, 'La coscienza di Zeno' in prima media è stato un trauma troppo forte da superare per proseguire serenamente la relazione con la lettura. Più avanti ho deciso di leggere un libro per piacere, e non per obbligo, ed è stato lì che ho capito quale sia la vera forza della lettura: la capacità di emozionare. Credo che sia questo il segreto, se così possiamo definirlo. Non ho più smesso.

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