Autore: joseph roth
Genere: Romanzo, Romanzo storico
Traduttore: Laura Terreni, Luciano Foà
Pagine: 424
Prezzo: 18 euro
La fine della Prima Guerra mondale, nel 1918 (una tragedia che costò milioni di morti) coincise con una mutazione profonda delle Nazioni d’Europa. Con la sconfitta del 1918 scomparvero l’Impero asburgico, quello tedesco del Kaiser e quello Ottomano. La dissoluzione dell’Impero degli Asburgo, soprattutto, significò per molti versi la fine di una civiltà. Era forse inevitabile che ciò succedesse, nel senso del vento della Storia (se mai ce ne sia uno), eppure quel declino di un’era conserva un suo fascino dolente. Cento anni dopo quel crollo di un Impero millenario, si può riandare a pagine che lo evocano. Esemplare è il romanzo di Joseph Roth, “La marcia di Radetzky”, che di fatto è una malinconica elegia, fra rimpianto e realismo, di un mondo sontuoso che si andava sfaldando.
Ecco la videorecensione: