Autore: Italo Bonera
Editore: Gargoyle
Genere: Thriller
Anno di pubblicazione: 2013
Pagine: 246
Prezzo: € 14,90
Questo libro mischia almeno tre generi: thriller, fantascienza ed infine quello distopico, in un mix abbastanza coerente. Il personaggio di questo romanzo è un professore universitario che, per difendere un innocente, si ritrova ingiustamente condannato da un sistema corrotto e piegato dalle esigenze di una élite che controlla tutti i sistemi del potere.
La storia si svolge tra il 2059 ed il 2060 in un’ Italia retta, più che governata, da una falsa democrazia, in cui il popolo non ha nessun peso nelle decisioni politiche, la magistratura condanna le persone in accordo con i vari settori della società, insomma una sorta di regno della giungla in cui solamente i forti sopravvivono. L’autore sembra spingere all’estremo tutte le problematiche delle nostre moderne società. La crisi delle democrazie occidentali è risolta con una dittatura mascherata; vengono ostracizzati e puniti tutti gli emarginati, dagli extra comunitari ai gay (viene introdotto il reato di sodomia), e tutti quelli che non risultano produttivi.
L’unica cosa che conosciamo del passato del protagonista è la sua professione di professore universitario. L’autore non lo chiama mai per nome, rimane una figura oscura che da mite e sconosciuto si vendicherà della doppia condanna subita. La sua figura diventa quella di un vendicatore solitario, un “demone” sanguinario assetato di vendetta che userà tutti i mezzi per distruggere coloro che sono stati responsabili della sua condizione. La sua azione sarà brutale e spesso eccessivamente violenta, ma sempre lucida, perché negli anni di detenzione ha capito che, soprattutto in questa futura società distopica, il potere sta nella conoscenza.
Esemplare per la descrizione del personaggio è come lo stesso vendicatore si presenta a noi lettori….. (pag 115) “Io non sono nè un ingenuo, nè un animale, e certamente non un dio. Non credo alla giustizia. Non mi basta la vendetta. Non mi si addice il perdono.” Una descrizione breve che si definisce per brevi negazioni, molto forte e chiara, quasi un manifesto del suo agire.
I punti di vista dei personaggi aprono il lettore ad una visione complessiva di questo mondo. Infatti, oltre alle descrizioni di questa società del prossimo futuro, dal centro oscuro del potere alle periferie gestite dalle mafie, abbiamo anche un allargarsi della prospettiva grazie alle microstorie dei personaggi secondari. Molto azzeccata la figura del machiavellico burattinaio che gestisce, nell’ombra, ogni aspetto del potere e sembra ricordarci quegli oscuri “faccendieri” tanto presenti nella società italiana. Unica pecca: un abuso della violenza che, qualche volta, fa scivolare il libro in una sceneggiatura tipica di quei film polizieschi, violenti, tanto famosi negli anni 70.