Visiogeist è una casa editrice di libri scritti “sopra le righe” o “in mezzo alle immagini”. Le sue due collane editoriali sono appunto: Sopra le righe (libri che modificano il paradigna dei libri che sono esistiti finora) e Infografiche per le masse (nuovo modo di leggere attraverso i segni). Visiogeist racconta la realtà senza nasconderla dietro a storie o personaggi, racconta la verità perchè nulla è più semplice della verità una volta svelata. Abbiamo avuto il piacere di porre qualche domande per indagare più a fondo la loro visione.
Il vostro nome “Visiogeist” ha influenze tedesche? Cosa significa?
Il nostro nome deriva dalla parola tedesca zeitgeist che significa “lo spirito del tempo” e che indica la tendenza culturale predominante in una determinata epoca. Dal momento che uno dei trend dominanti la nostra epoca è l’immagine, e Visiogeist si prefigge di portare le immagini nella letteratura attraverso le infografiche, il nostro nome è “lo spirito della visione” e il nostro logo è un diagramma di Venn.
Siete molto attenti al presente e alla contemporaneità, come si può ben vedere dalla vostra pagina Facebook. Che libri presenterete al Salone del Libro?
Al Salone del Libro presenteremo tre nuovi libri, accomunati dall’utilizzare la grafica e le immagini in maniera innovativa per arricchire il testo. La Verità è un libro che racconta l’umanità e l’universo trasformando i concetti in fotogrammi, diagrammi, poesie, algoritmi, quadrati semiotici, un libro di affermazioni apodittiche per propagare il dubbio e smontare l’assioma “se ci sono i grafici allora è scientifico”. 42!* è un libro di divulgazione filosofica che riprende l’antica domanda fondamentale sul perché esistiamo e vi risponde utilizzando i filosofi, da Platone a Zizek, e facendoli interagire con gli oggetti della nostra quotidianità, dalla pizza alle Ferrari. “Gianni” infine è il primo libro di vaporwave in Italia, una tendenza grafica già molto diffusa negli Usa che il collettivo milanese il Deboscio ha deciso di esplorare per noi.
I libri che promuovete sono, per riprendere le vostre due collane editoriali, sopra le righe o in mezzo alle immagini. Cosa intendete? Come si traduce questa visione a livello di scelte editoriali?
La nostra ambizione è attualizzare il modo di fare libri, perché non si possono più scrivere libri come 500 anni fa, o utilizzare il mac come fosse una lettera 25. Ci piace il passato e il profumo della carta ma vogliamo anche premere sull’acceleratore dell’innovazione, per cui i nostri libri sono presenti sia in formato cartaceo che come ebook, e nello stesso libro possono convivere la poesia, la saggistica e il libro d’arte. Sperimentiamo anche una forma di distribuzione diretta attraverso il nostro sito www.visiogeist.com
Quali sono le aspettative per la vostra prima partecipazione all’Incubatore?
L’Incubatore è il luogo dove si incontrano nuove forme di vita e di libro, quindi siamo contenti di farne parte. Vogliamo interagire con i visitatori del salone raccontando i nostri libri in maniera non convenzionale, e ci piacerebbe anche ricevere le proposte di nuovi autori che vogliano raccontare storie mai sentite e viste prima.