Titolo: Il tempo è un Dio breve
Autrice: Mariapia Veladiano
Editore: Einaudi
Genere:romanzo
Anno di pubblicazione: 2012
Pagine: 232
Costo: € 17,00
Al centro di questo libro, caratterizzato dai sogni e dal colloquio con Dio, c’è la precarietà della vita e la fragilità dell’essere umano nel manifestare le proprie emozioni. Tutto sembra essere debole nella nostra esistenza se non viene ricondotto alla fede e al rapporto con Dio.
La protagonista è Ildegarda, scrittrice di una rivista cattolica che racconta, in prima persona, la sua lotta personale nei confronti della solitudine e della malattia. Abbandonata da un marito incapace di mostrare le proprie emozioni, riverserà su Tommaso, suo unico figlio, segnato fin dall’infanzia dalla malattia, le proprie paure e preoccupazioni. Proprio questo figlio porterà la madre ad interrogarsi sul male e sul senso della vita.
Sembrano riecheggiare nelle pagine del libro quelle domande senza risposta che tutti ci poniamo: da dove viene il dolore? Perché Dio permette che anche i piccoli soffrano?. In Ildegarda troviamo la speranza nella fede intesa come fiducia nel disegno divino, quella luce che illumina e rischiara il buio delle nostre vite, un anelito verso l’infinito perché il dolore non chiude le nostre vite, ma le trasporta in un’altra dimensione.
In un paesaggio da fiaba, nella notte che precede il Natale, Ildegarda incontrerà l’amore completo, attraverso il quale potrà camminare tra gioie e dolori, confidarsi e condividere le ferite della vita.
Oltre che per la struttura del romanzo, ben costruito fra sogno e poesia, dialogo con il trascendente e con l’uomo, l’autrice svela un’attenzione per le sfumature. Le frasi sono spesso brevi per condensare pensieri delicati e profondi. Sembra che vi sia sottotraccia un colloquio fra chi scrive e chi legge, niente viene lasciato al caso dal paesaggio, descritto con fine minuzia, ai personaggi colti in tutta la loro complessità di creature che devono affrontare ogni giorno i loro drammi.