Il sogno- Franck Thiellez

Titolo: Il Sogno
Autore: Thilliez Franck
Data di pubbl.: 2020
Casa Editrice: Fazi editore
Genere: thriller
Traduttore: Federica Angelini
Pagine: 600
Prezzo: 12.99

Ero appena un bambino quando, per uno scherzo stupido, qualcuno mi fece vedere il primo film di “Nightmere on Elm Street”, dove il terribile serial killer Freddy Krueger dava la caccia alle sue vittime nei sogni finendo per ucciderle anche nella realtà. Rimasi orripilato dalla visione e (lo ammetto) per molto tempo non riuscii a dormire di notte finendo per cadere esausto durante la giornata. Quando divenni più grande, più maturo e più consapevole, rividi quel film. Mi fece ugualmente paura ma non per la violenza che mostrava ma per l’idea che portava: un incubo da cui non era possibile svegliarsi, una realtà dove sogno e veglia si mescolavano in una spirale di crudele violenza. Per molto tempo non pensai più a quella sensazione spaventosa che la consapevolezza mi aveva donato. Fino a quando, nel Luglio del 2020 (un anno già duro di suo) Frank Thiellez non ha deciso di sconvolgermi con il suo nuovo romanzo “Il Sogno”.

Ma perchè accostare un romanzo a un noto film horror? Perchè il romanzo di Frank Thiellez ha molto in comune con quella pellicola. Lo so io e lo sa (o meglio, mi piace pensare che lo sappia) Abigael Durnan la protagonista di questa storia.

Abigael è una psicologa che svolge il suo lavoro come consulente della polizia francese occupandosi di casi estremamente complicati quali il rapimento di bambini. Abigael è incredibilmente brava a svolgere il suo lavoro, che compie in modo egregio anche grazie ai colleghi che formano il nucleo investigativo chiamato “i meravigliosi 51”. Ma Abigael soffre di una rara condizione fisica: è affetta da narcolessia con cataplessia (ovvero frequenti attacchi di sonno con conseguenze perdita di tono muscolare). Per non rischiare di perdersi nel mondo dell’irreale, Abigael è costretta a infliggersi dolorose torture che hanno lasciato sul suo corpo numerose cicatrici ma che le hanno permesso di mantenere una (quasi) normalità. Ma quando Abigael viene assegnata al nuovo caso (il rapimento di 3 bambini) per opera del misterioso Freddy, la sua condizione precipiterà inesorabilmente. Riuscirà Abigael a salvare i bambini in tempo? Chi è Cenerentola? Potrà fidarsi dei suoi sensi?

Come un equilibrista inesperto che cammina su un filo sul ciglio di un burrone. Ecco come mi sono sentito mentre leggevo Il Sogno di Thiellez. Le emozioni che questo romanzo mi trasmetteva erano molto forti e molto intense. Come dicevo all’inizio della mia recensione, sono state molte le analogie con la pellicola horror di successo “Nightmere”. Il nome del rapitore, la condizione di illusione e di mescolamento tra realtà e immaginazione, l’impossibilità di stabilire effettivamente cosa fosse reale e cosa no. Ma sebbene i richiami alla cinematografia fossero molti, molte sono state le scelte originali che ho potuto trovare all’interno delle pagine del libro, come ad esempio la scelta di non concentrare tutto su un unico personaggio ma lasciare spazio anche alla squadra investigativa, porre attenzione alla storia della protagonista e aggiungerci quel tanto di psichedelico mistero che fa quasi pensare di trovarsi ai confini di un horror soprannaturale.

Sebbene all’inizio abbia fatto molta fatica a procedere nella lettura (complice una narrazione che mi sembrava quasi sdoppiata tra interessante e l’eccessivamente depistante) il romanzo di Thiellez è una ottima lettura per chi è in cerca di emozioni forti e vuole trovare un brivido “sano” in questa calura estiva.

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Gabriele Scandolaro

Mi chiamo Gabriele e sono un lettore. Ho iniziato a leggere quando ero molto piccolo, complice una nonna molto speciale che invece delle classiche favole riempiva le mie giornate raccontandomi i capolavori teatrali di Shakespeare e di Manzoni. Erano talmente avvincenti le sue narrazioni che, appena mi è stato possibile, ho iniziato a leggere per conto mio. Ma terminato il mio primo libro ne ho iniziato subito un altro. Poi un altro. Da allora non riesco più a smettere di leggere. Quando non leggo o studio, lavoro come Educatore e suono il violino.

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