Titolo: Il segreto di Lazzaro
Autrice: Letizia Vicidomini
Casa Editrice: Edizioni CentoAutori
Genere: Narrativa
Anno di pubblicazione: 2012
Numero di pagine: 143
Prezzo: € 9,90
La prima sensazione che si ha dopo aver concluso questo libro, il terzo romanzo della speaker radiofonica e pubblicitaria Letizia Vicidomini, è che manchi qualcosa. L’intreccio non si sviluppa e la storia messa in scena dall’autrice non riesce a coinvolgere. Le buone descrizioni dell’ambientazione, un piccolo paese pugliese che accoglie il ritorno di uno dei tanti immigrati in Argentina del secolo scorso, distraggono dalla vicenda, che appare quasi completamente rivelata. Lazzaro, il protagonista, è custode di un grande dolore dovuto a una vita difficile, un rapporto conflittuale con il padre e una fuga Oltreoceano che è quasi un esilio volontario. Ma la distanza si fa sentire e le sue radici sono ancora saldamente affondate nel paese d’origine, Cisternino (provincia di Brindisi).
Il segreto di Lazzaro sembra essere la voglia di rivalsa nei confronti di un esponente della Sacra Corona Unita, una delle mafie pugliesi, il quale fece da intermediario per il suo viaggio in Argentina. Spesso, però, il racconto si abbandona a frequenti flashback, utili per descrivere il carattere del personaggio, motivandone le azioni, ma che rallentano lo svolgimento della trama e impediscono al protagonista di compiere azioni significative. «Una volta, ricordo, ho avuto un incubo. Ero perso in un vero e proprio labirinto di stradine, le stesse nelle quali di giorno, a Cisternino, si sentiva aleggiare il profumo della carne dei “fornelli”, le macellerie che si occupano di cuocere alla brace le loro stesse carni» (p.40). Questo è un esempio calzante delle riflessioni alle quali si abbandona il protagonista, in grado comunque di descrivere piuttosto bene l’ambientazione.
Il romanzo è molto descrittivo e non è ben chiaro come i nodi vengano sciolti, sebbene i crucci di Lazzaro sembrino occupargli gran parte del tempo. Gli approfondimenti sulla sua vita vengono lasciati in punta di penna, mentre gli avvenimenti del presente continuano a scorrere in maniera autonoma. O forse Il segreto di Lazzaro è ciò che lui si porta dentro da una vita, un sentimento di ribellione misto a rassegnazione, un mix insolito che tiene in piedi l’intero romanzo. In ogni caso si tratta di un segreto svelato, un ossimoro insomma. Peccato.