Autore: Leonardo Soresi
Data di pubbl.: 2014
Casa Editrice: Ponte Alle Grazie
Genere: Romanzo
Pagine: 267
Prezzo: 16
“«La vedi quella collina lassù?» disse Javier. «Sarà là che ti stroncherò. Sarà là che i raggi del sole vedranno il nuovo vincitore del rarahipa!»” (p. 63)
Javier è un giovane indio della popolazione dei Tarahumara. La corsa per lui è la vita, soprattutto per essere il figlio di uno dei campioni del suo popolo, abituati a correre per lunghe ore per le montagne e le vallate messicane, in cui sudore, polvere e passione si mescolano insieme per diventare una cosa sola. Ogni anno si corre una corsa storica per il suo popolo, il rarahipa, in cui non conta quanto sei veloce, muscoloso o potente, conta solo resistere e rimanare l’unico in piedi di tutto il gruppo di partenza, che per ore ha calciato una palla di pelle su e giù per le terre del loro territorio. Javier, durante questo evento di inizializzazione dall’età adolescenziale a quella adulta, scoprirà che il mondo può essere tanto grande e straordinario, quanto crudele e meschino.
Vedrà le sue terre brutalmente occupate da schiavisti con il solo scopo di arricchirsi per la produzione di droghe da smerciare in tutto il mondo; vedrà le istituzione corrotte prostarsi davanti a quattro soldi di questa gente avida; vedrà il suo popolo ridotto in schiavitù, picchiato ed umiliato, senza forze ed armi per reagire. Scoprirà anche che esistono persone capaci di donare senza chiedere nulla, pronte ad aiutare il prossimo perchè buone d’animo; è proprio alla fine del rarahipa che Javier conosce Randy Thorpe, detto Barba d’Argento, ex-corridore che gli consiglia di evitare di affrontare da solo i narcotrafficanti, ma di portare la sua storia agli occhi e alle orecchie dell’opinione pubblica di tutto il mondo, correndo e provando a vincere la gara di corsa più dura e difficile sulla terra: la Western States Run. Solo così potrà aiutare il suo popolo. Javier dunque si ritroverà ad affrontare allenamenti estenuanti, ad entrare in USA come clandestino, a provare a competere con i migliori del mondo e tentare di vincere, avendo solo 16 anni.
Il ragazzo che cavalcava il vento è una lettura leggera, ma ricca di spunti di riflessione non solo per chi ama lo sport, ma soprattutto per chi ha un sogno ed un obiettivo preciso a cui ambire. Leonardo Soresi, maratoneta professionista, ci mostra come correre sia sinonimo di fatica, ma anche di passione e soprattutto libertà… fisica, di pensiero e di espressione.
“No, anche tu sei come lui: hai un sogno dentro, dagli fiducia, anche se tutto quanto intorno sembra dirti che è una follia” (p. 185)