Il quinto vangelo – Ian Caldwell

Titolo: Il quinto Vangelo
Autore: Ian Caldwell
Data di pubbl.: 2016
Casa Editrice: Newton Compton edizioni
Genere: thriller
Traduttore: Cecilia Pirovano
Pagine: 477
Prezzo: 12,00 €

“La caserma delle guardie svizzere si trova in fondo alla strada in cui abitiamo. Agli estranei è vietato l’ingresso, ma dopo la morte dei nostri genitori io e Simon avevamo passato parecchie nottate in quei corridoi” (p. 42).

Ecco qual è il primo elemento per cui chi legge si trova inesorabilmente e magneticamente attratto dal racconto: agli estranei è vietato l’ingresso. Il setting: il Vaticano.

Nei ringraziamenti, che di solito tralascio ma in questo caso non ho potuto fare a meno di divorare, come il resto del libro, Ian Caldwell ci annuncia che ha impiegato dieci anni per scrivere Il quinto vangelo. Per la minuzia con cui sono descritti i particolari del microstato più conosciuto e al contempo segreto che si conosca, in termini di luoghi, storia, persone e curiosità bibliche/teologiche, forse sono anche pochi.

Per la gente qualunque, come me e come la maggior parte di voi, “Vaticano” è una parola che racchiude tutto e basta a se stessa. Una chiesa immensa, delle mura, e qualcosa che si immagina come un unicum, senza nemmeno farci troppa attenzione. Caldwell lo disseziona come in un autopsia, ne passa in rassegna case, caserme, persino ascensori e gabinetti, preti, suore e bambini (già, ci sono anche quelli, in Vaticano). Lo mostra cosi apertamente ai lettori che non si capisce mai dove finisca il vero e dove cominci l’invenzione. E si è portati costantemente a googlare ogni notizia che il libro riporta: Taziano è veramente esistito? Il Diatessaron è stato scritto? Papa Wojtyla ha mai avuto un “assistente” di nome Kowalsky?

Potrebbe essere che Il quinto vangelo sia, come recita la quarta di copertina, un must per i fan di Dan Brown, ma mentre nel caso dello scrittore di Exeter si ha l’impressione di addentrarsi dentro a un mondo di segreti incomprensibili, qui il viaggio è opposto, è dalle viscere della Chiesa intesa come Stato e come comunità che si parte, e se ne esce portando fuori l’inverosimile. Il tutto grazie a due fratelli, tanto legati quanto diversi, che si ritrovano a tentare di conciliare cristiani ortodossi e cattolici, orientali e occidentali, e a sperimentare la differenza tra sognare ad occhi aperti e restare accecati dalla luce. Scoprirete come nello Stato Pontificio si annidino lupi e agnelli, ma nel bene come nel male la caratteristica comune è che sono persone disposte a tutto (tutto) per difendere un ideale, giusto o sbagliato che possa apparire. Più di quattrocento pagine da inghiottire in un soffio.

 

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Sono un viaggiatore, sia con la testa che per davvero. Un vagabondo che sproloquia di chimica aspirando a conoscere tutte le lingue del mondo, per crearsi amici dappertutto e storie da raccontare attorno a un fuoco. Ma in realtà il mio piccolo mondo antico di Bizzarone è il posto piu’ bello del mondo, e la parola che preferisco è quella distesa sulla carta, con la tastiera a far da tramite tra il bailamme nella mia testa e il mondo là fuori. Nella mia stanza troverete di tutto, Hobsbawm e Walt Disney, Calvino e Paolo Villaggio; ogni libro ha qualcosa da dirmi e da insegnarmi, ha voglia di giocare con me e farmi sognare. La fantasia, qualche birra, la mia bici, la mia ragazza e i miei amici: sono il papero disastro piu’ ricco del mondo, come dovremmo sentirci tutti piu’ spesso. Se 5 righe sono troppe ditemi che la accorcio...

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