Autore: Steve Bery
Data di pubbl.: 2015
Casa Editrice: Nord editore
Genere: thriller
Traduttore: Alessandro Storti
Pagine: 388
Prezzo: 13,00
31 Dicembre 1936. Freanklin Delano Roosvelt riceve nel suo studio l’anziano ex senatore Andrew Mellon. Già in passato i due uomini hanno avuto modo di scontrarsi, ma Roosvelt ne è sempre uscito vincitore. Ma ora è il presidente ad essere in difficoltà. Controvoglia è costretto ad approvare la costruzione di un museo enorme e molto costoso. Denaro sprecato se si pensa che questo edificio dovrà ospitare le opere del signor Mellon. Ma Roosvelt non ha altra scelta. Il museo infatti è solo una copertura destinata a ospitare, qualcosa di molto molto importante. Venezia, giorni nostri. Cotton Malone si trova nell’antica città italiana per svolgere una importante missione: salire su una nave da crociera e sorvegliare Paul Leaks, ex funzionario del Dipartimento del Tesoro degli USA. L’uomo, infatti, è sospettato di aver trafugato alcuni importanti documeti, e Malone non deve assolutamente perderlo d’occhio. Ma in poco tempo la missione si complica. Malone viene catturato e stordito. Al suo risveglio l’uomo si ritrova in mano una siringa e il cadavere di Larks a pochi passi. Qulcuno vuole incastrare il miglior agente segreto americano e lui dovrà lottare con tutte le sue forze per salvarsi e scoprire la verità.
Malone aprì gli occhi. Aveva un mal di testa martellante. Non era un bevitore, ma da quel che aveva sentito dire immaginava che i postumi di una sbronza non fossero molto diversi da quel dolore che infuriava nel suo cranio. Ma dove si trovava? Già, nella suite di Larks. E aveva qualcosa nella mano destra. Batté le palpebre per snebbiare la vista e vide che era una siringa. Era steso sulla moquette. Il cadavere di Larks era ancora sul letto. (Malone pag.101).
Avere tra le mani un libro di Steve Berry è sempre un piacere. Il maestro indiscusso del thriller internazionale è tornato con il suo decimo libro dedicato alle avventure del famoso agente segreto Cotton Malone.
La bravura di Berry sta anche nella sua incredibile capacità di dividersi tra passato e presente, dimostrando che il tempo non dimentica e non cancella ma si limita a custodire. Di Berry apprezzo da sempre lo stile fresco e gradevole e la grande abilità narrativa, priva di eccessivi fronzoli o di artifici che dovrebbero stupire il pubblico. Questo autore, che conosce una diffusione globale dei suoi romanzi, è sempre molto preciso nelle sue ricostruzioni sia dei luoghi che degli stati d’animo dei suoi personaggi, tanto che più che leggere un libro sembra di vedere uno (splendido) film.
Un libro ideale per ogni tipo di lettore, consigliatissimo a tutti anche grazie all’ottima traduzione fatta da Alessandro Storti.