
Autore: paul scott
Data di pubbl.: 2021
Casa Editrice: Fazi editore
Genere: Romanzo storico
Traduttore: Stefano Bortolussi
Pagine: 596
Prezzo: 20
India, 1942.
Nella sua residenza di Ranpur l’ex primo ministro Mohammed ali Kasim, indiano di fede musulmana, viene raggiunto dalle guardie e condotto in stato di arresto. Lui, membro del partito del Congresso che aveva lottato pacificamente per l’indipendenza dell’India dal dominio britannico è costretto a subire l’arresto proprio perchè, sebbene desideri l’indipendenza dell’India, non è d’accordo con la creazione di un nuovo stato separato per i fedeli musulmani, Il Pakistan e lo scontro con i suoi colleghi assieme alla sua incapacità di venire meno ai suoi ideali sono crimini sufficienti per fargli meritare la prigione.
Mentre mr Kasim è ancora in prigione, Lady Manners deve affrontare le conseguenze della morte di Daphne, sua nipote. La ragazza che era stata vittima di violenza sessuale, perde la vita durante il parto. Lady Manners, vedova del precedente governatore e ormai sola, si ritrova a sfidare le convenzioni sociali tenendo accanto a se la nipote meticcia, Parvati e subendo un vero e proprio ostracismo sociale da parte degli altri britannici del Kashmir, tutti a parte una sola, una ragazza, Sarah Layton sorella di Susan Layton la giovane moglie di Teddy Bingham. Teddy, in occasione del matrimonio con Susan sta viaggiando su una macchina assieme al suo testimone, il maggiore Merrik, un uomo noto per la sua disciplina ferrea che spesso sfocia nella prepotenza.
Mentre sposo e testimone viaggiano sulla loro auto, un oggetto molto pesante la colpisce spaccando i vetri e ferendo Teddy. Le indagini sono subito molto fitte e portano alla luce il malcontento di molti per come il maggiore Merrik ha condotto alcune indagini. E proprio quando la seconda guerra mondiale chiama in campo numerosi uomini per la difesa dell’impero, Merrik vede nella guerra la possibilità del proprio riscatto personale.
La guerra sarà teatro di una terribile battaglia che vedrà Merrik e Teddy morire durante un’azione militare. Intanto l’india, animata dal fuoco della guerra e dal desiderio di indipendenza continua ad agitarsi proprio mentre Susan da alla luce un bambino. Cosa ne sarà dei Layton mentre il mondo che conoscevano cade in pezzi?
Il giorno dello Scorpione è il secondo romanzo della saga di Scott dedicata a raccontare la storia dell’indipendenza Indiana e della caduta del grande impero Britannico.
Gli eventi narrati hanno ancora un filo conduttore con quanto accaduto nel primo romanzo Il gioiello della corona. Kasim, infatti, non era riuscito a mantenere ordine all’epoca delle rivolte avvenute durante lo stupro di Daphne e Lady Manners deve fare i conti con quella che è l’eredità che quel triste avvenimento aveva causato.
In questo libro si respira, ancora più che nel primo, un’atmosfera quasi apocalittica. Molto resta in ombra, sembra vedere i protagonisti correre all’impazzata per trovare una soluzione verso qualcosa di inevitabile. Anche l’indipendenza dell’India viene presentata come un fatto violento e crudo dove tutti si tradiscono e in molti cospirano nell’ombra, ciascuno con il proprio piano in mente.
Il giorno dello Scorpione si conclude con grande amarezza, la caduta dei Layton e il loro scivolare verso uno stato di quasi follia, mentre sullo sfondo splende una nuova nazione.
Un libro intenso, non sempre facile da leggere anche a causa dei continui richiami al primo volume e allo stile, penso volutamente marcato, che convince, certo, ma non è sempre scorrevole.