Il giorno del giudizio – Lucio Brunelli e Alver Metalli

Titolo: Il giorno del giudizio
Autore: Brunelli Lucio, Metalli Alver
Data di pubbl.: 2011
Casa Editrice: Fazi
Genere: Giallo & Thriller
Pagine: 282
Prezzo: 18.50

Avvincente e ben costruito. Così si presenta il thriller made in Italy ambientato attorno ai luoghi vaticani e scritto a quattro mani dai giornalisti Lucio Brunelli e Alver Metalli. La trama di “Il giorno del giudizio” si srotola in modo lineare, tenendo fino alla fine il lettore con il fiato sospeso perché i tasselli per ricostruire il mistero vengono snocciolati poco a poco. Il racconto parte da una scena descritta con forte realismo che pare tratta da un momento storico che ha coinvolto il mondo intero: la morte di papa Giovanni Paolo II avvenuta nel 2005. Allo stesso modo, proseguendo nella lettura, sullo sfondo, pare di sentir riecheggiare una tragedia come quella dell’11 settembre 2001. Il romanzo però è ambientato in un generico futuro e molti sono gli elementi originali: l’ultimo papa è morto, si riunisce il Conclave per eleggere un nuovo pontefice ma un aereo con passeggeri si schianta sulla Cappella Sistina e sopravvive un solo cardinale elettore, il cinese Jin Lan Wu. Al Conclave mancavano però altri due prelati: il filippino Jim Aquino e il colombiano Justo Marulanda; il primo è gravemente malato ma, saputa la notizia, vuole andare a Roma per riscattarsi da un passato torbido e il secondo è caduto nelle mani dei guerriglieri delle Farc e tenta in ogni modo di sfuggire ai sequestratori. Questo perché per eleggere il nuovo papa è necessario che i tre cardinali ancora in vita si riuniscano.

Ad indagare sullo schianto dell’aereo vi è il capo dell’antiterrorismo Mario Romeo, personaggio riflessivo e fumatore incallito con scorci di vita irrisolti, caparbio e disposto a non lasciare nulla di intentato per scoprire la verità. Chi e per quale motivo avrà deciso quella strage? Quale obiettivo voleva ottenere? Mario Romeo segue subito la pista dell’attentato islamico ma non si ferma a quello e lavora su confidenze catturate ad una cena e ipotesi ventilate da scarni indizi. Ci sono poi lettere non consegnate e parole non dette. E, ancora, un alabardiere delle guardie svizzere, la figlia della titolare della sartoria che serve la curia romana e il suo ex fidanzato.

La storia si muove con agilità e pennellate precise su diversi scenari, ponendo anche grande attenzione all’aspetto psicologico dei vari personaggi e alla cura dei dettagli. Il libro è frutto della collaborazione di due grandi giornalisti che hanno costruito intreccio ed ambientazione partendo da ciò che meglio conoscono: infatti, Lucio Brunelli è esperto vaticanista per il Tg2 e Alver Metalli è scrittore e corrispondente dall’America Latina. Sarà proprio l’incastro tra le vite dei vari personaggi a suggerire la soluzione: il giallo si riconduce a fatti di estrema assurda umanità, quasi a dire che nulla è come appare.

“C’era anche chi evocava in quelle ore una strana profezia, lo aveva sentito, di un santo dal nome difficile che avrebbe previsto, mille anni prima, la distruzione di Roma e la fine del papato, ma non sapeva cosa pensare di quelle voci che parlavano di giudizio universale e di fine dei tempi per la Chiesa” (pag 49).

 

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