Saranno le rughe sulla copertina, sarà la carta ingiallita e l’orecchia lasciata all’inizio di un capitolo, ma i libri usati, nell’anno nero dell’editoria, vendono benissimo.
Mentre calano le vendite dei titoli nuovi, il mondo segreto gestito da bancarelle e siti dell’usato trova nuova linfa vitale, forse proprio a causa della crisi. Il prezzo incredibilmente più basso (chi non ha trovato grandi titoli a pochi euro) e la grande quantità di libri disponibili rende questo mercato estremamente appetitoso.
Esemplare è il caso del Libraccio, idea nata da alcuni ragazzi più di vent’anni fa e diventata oggi una catena con 27 punti vincita in cinque regioni, che con la vendita di libri usati ha ridato vita a tanti testi in perfette condizioni. Simile discorso può esser fatto per comprovendolibri.it, sito partito solamente 12 anni fa per mettere in contatto durato acquirenti e venditori di libri scolastici e divenuto oggi un sito di riferimento per gli amanti dell’usato. Non vanno dimenticati ovviamente tutti gli stand che affollano le piazze italiane ogni domenica, nei quali è possibile trovare anche qualche libro di valore, o qualche edizione di tanti anni fa a prezzi incredibili.
Anche se non ci sono dati, le stime di Edoardo Scioscia, presidente del Libraccio, dicono che il mercato dell’usato rappresenti circa un quarto del totale, per un valore di circa 150 milioni. A dimostrazione che un libro usato, a volte, vale più di un libro nuovo.