Il cinema per me era tutto il mondo. Italo Calvino spettatore – Davide Maria Zazzini

Titolo: Il cinema per me era tutto il mondo. Italo Calvino spettatore
Autore: Davide Maria Zazzini
Data di pubbl.: 2022
Casa Editrice: Galaad Edizioni
Genere: Saggi
Pagine: 333
Prezzo: € 18,00

Leggere Italo Calvino è sempre una esperienza libresca straordinaria

Calvino è uno dei pochi scrittori che non smetto di frequentare. Ogni volta nei suoi libri scopro il mondo concreto, onirico e allo stesso tempo futuribile.

La sua opera e è un invito a trovare nuovi e stimolanti motivi di riflessione che stanno tutti nel tempo che sto attraversando.

Oggi come ieri libri come “Le città invisibili” e “Ti con zero”, per fare soltanto alcuni esempi, tracciano infinite vie da percorrere in questo cammino postmoderno e globalizzato che lo stesso Calvino per molti versi aveva preconizzato offrendo meravigliosi suggerimenti etici che sono racchiusi nelle infinite possibilità che la letteratura offre.

Leggiamo e rileggiamo Italo Calvino e non lasciamo che tutto il possibile che alberga nella sua opera si disperda nel nulla che minaccia e assedia le nostre esistenze.

Leggiamo e rileggiamo Calvino anche attraverso un libro straordinario da poco pubblicato

Il cinema per me era tutto il mondo. Italo Calvino spettatore (Galaad edizioni) di Davide Maria Zazzini.

Calvino e il suo grande amore per il cinema che molto ha influenzato il senso della sua creazione letteraria.

Un saggio che è una meravigliosa ricognizione analitica nel mondo geniale di uno dei nostri scrittori più importanti del Novecento.

Negli infiniti mondi creati e pensati da Italo Calvino il cinema era per lui tutto il mondo. Ma soprattutto un altro mondo da quello che lo circondava.

Ne Il cinema per me era tutto il mondo. Italo Cavino spettatore, Davide Maria Zazzini ci ha mostrato lo sguardo appassionato sul cinema del grande scrittore.

Un saggio notevole sul grande amore per il cinema di Italo Calvino. Ci piace pensare, leggendo questo libro, che per Calvino il cinema potrebbe essere un’altra città invisibile in cui reclamare un diritto all’innocenza.

L’autore ha messo in evidenza l’esigenza che spinge Calvino a rampare dentro la sala, coinvolto fino allo strazio nelle storie di celluloide.

«Il cinema come evasione, si è detto tante volte, con una formula che vuole essere di condanna, e certo a me il cinema serviva a quello, a soddisfare un bisogno di spaesamento, di proiezione della mia attenzione in uno spazio diverso, una tappa indispensabile di ogni formazione» così scrive Calvino in Autobiografia di uno spettatore  e noi che lo leggiamo intuiamo che per lui il tempo onirico del cinema  è uno spazio vitale, una ragione di vita in cui il tempo del racconto  si stende fino a sovrapporsi sul tempo della Storia.

Per Calvino il cinema è stato un altro mondo da quello che lo circondava e solo ciò che vedeva sullo schermo possedeva le proprietà di un mondo.

Cinema come esperienza totale, perché nel buio della sala si scrive il Bildungsroman di un paio di generazioni (come fa notare il critico Gian Piero Brunetta).

Zazzini nel suo splendido e argomentato saggio esplora il modo cinematografico di Italo Calvino non prescindendo mai da quello letterario e dall’influenza che la settima arte ha avuto sulla sua ricerca visionario di scrittore.

Per Cavino il cinema è molte cose, tutto il mondo ma è soprattutto è sempre stato uno spazio di identificazione del proprio vissuto.

Calvino recensore, Calvino spettatore, Calvino perso nelle storie di celluloide. Davide Maria Zazzini  ha raccolto nel suo libro  l’esperienza cinefila del letterato Italo Calvino e noi che lo abbiamo letto siamo entrati, restando affascinati, nel suo mondo, ci siamo seduti con lui nel buio di una sala, davanti uno schermo – Mondo in cui insieme allo scrittore e alle sue intuizioni  ci lasciamo catapultare in un’altra realtà, quella dell’autobiografia  di uno spettatore che fa  della distanza quella categoria etico – conoscitiva il fondamento  di tutta la sua esperienza intellettuale.

Ci sono molti modi per leggere e apprezzare  Il cinema per me era tutto il mondo  (un libro  prezioso sul pianeta Calvino) e tutti conducono a un’esplorazione rigorosa dell’universo calviniano e dei suoi labirinti geniali del pensiero.

 

 

 

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