I Maya e il 2012 – Sabrina Mugnos

Titolo: I Maya e il 2012
Data di pubbl.: 2010
Casa Editrice: Macro
Genere: Manuali
Pagine: 299
Prezzo: 18.60

21 dicembre 2011: un anno esatto ci separa dalla data che, a detta di molti guru del mistero, dovrebbe segnare un cambiamento epocale per l’umanità intera. Di cosa si tratta? Sono tante le previsioni che vengono fatte a questo proposito: c’è chi, pessimisticamente, parla di eventi catastrofici che metteranno a repentaglio la vita sulla Terra, e chi invece, più ottimista, vede nel 2012 l’anno che segnerà l’inizio di una nuova era di pace e prosperità per il genere umano… Di fronte a ipotesi così divergenti, come è possibile orientarsi per cercare di capire se l’anno prossimo succederà davvero qualcosa?

Sabrina Mugnos, scienziata ed esperta di antiche civiltà, ha pubblicato il volume “I Maya e il 2012” con l’intento di far luce su ciò che di vero può esserci riguardo a questa faccenda; il suo punto di partenza è rappresentato da uno studio approfondito sui legami che gli antichi popoli pre – ispanici hanno con le profezie apocalittiche sulla fine del mondo nel 2012 che nell’ultimo periodo dilagano tra i media di tutto il mondo. La domanda che l’autrice pone al centro del suo libro è questa: “Il prossimo dicembre 2012, a conclusione del sistema calendariale maya noto come Lungo Computo, e precisamente alla chiusura del 13° ciclo iniziato più di 5.000 anni or sono, nel 3.114 a.C, accadrà qualcosa?”

Nella prima parte del libro, che ha carattere storico, vengono presentate in modo chiaro e sintetico le più importanti civiltà mesoamericane: Olmechi, Aztechi e Maya. L’attenzione dell’autrice si focalizza sui miti che circondano le origini e il declino di questi popoli, in particolare quelli che riguardano i Maya, i cui studi astrologici e cosmologici sono pieni di riferimenti a cataclismi e profezie che molti studiosi hanno ricollegato, secondo interpretazioni più o meno credibili, al 2012. La seconda parte del libro, più incentrata su analisi scientifiche, fornisce un elenco delle potenziali calamità naturali che, se si verificassero, metterebbero in serio pericolo la sopravvivenza del nostro pianeta. Credenze e scienza si intersecano più approfonditamente nelle appendici del libro, in cui si analizzano uno per uno i punti d’incontro tra misteriose rivelazioni e teorie scientificamente fondate riguardanti un’ipotetica apocalisse che, in linea con varie interpretazioni, potrebbe verificarsi l’anno prossimo.

Lasciando da parte gli scenari più terrificanti, la Mugnos si mostra determinata a rendere i lettori consapevoli del fatto che non esistono vere e proprie prove relative ad un’imminente catastrofe, e suggerisce che l’enfasi con la quale spesso viene trattata la questione del 2012 può essere interpretata come un sintomo di insicurezza che affligge l’uomo dei nostri tempi il quale, nonostante gli ormai enormi progressi tecnologici raggiunti, non è ancora in grado di prevedere con certezza il proprio futuro. Il “domani” costituisce da sempre il maggiore interrogativo da cui il genere umano è affascinato. In questa ottica il dibattito sul 2012 non fa altro che riportare alla luce i dubbi che attanagliano l’umanità: chi siamo, da dove veniamo e soprattutto dove andiamo? Per millenni sono state cercate risposte a queste domande, e mentre aspettiamo che gli scienziati si avvicinino sempre di più alla verità, a noi lettori e appassionati del tema resta soltanto una cosa da fare: attendere che il fatidico 21 dicembre 2012 arrivi per vedere se davvero si metterà in moto qualche cambiamento, o se sarà solo un giorno come tutti gli altri…

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