Libri al cinema: 2 automnes 3 hivers

I protagonisti di questo film sono: Arman, Amélie e Benjamin.

Già dalla struttura del film, diviso in capitoli, con titoli che compaiono scritti sullo schermo, si ha la sensazione di star guardando qualcosa di diverso, è come se visualizzassimo un romanzo per immagini.

I tre protagonisti si presentano e raccontano allo spettatore la loro storia rivolgendosi direttamente a lui, con lo sguardo dritto in camera, quando il protagonista ascolterà della musica, con cuffiette e mp3, si premurerà di dire al pubblico il titolo della canzone che sta ascoltando. Arman, del resto, spiegherà più volte anche i suoi gesti.

La storia è semplice, ma non banale: Arman a 33 anni decide di cambiare vita, così un sabato comincia ad andare a correre in un parco, dove si scontra con Amélie. La cercherà nei giorni seguenti, senza incontrarla. La salverà una sera da due malfattori che la importunano, ma in cambio riceverà, dal più piccolo dei due delinquenti, una pugnalata al cuore.

Così nasce il rapporto tra Amélie e Arman. Benjamin è il migliore amico di Arman, con cui ha studiato cinema a Bordeaux (apprezziamo molto il riferimento metacinematografico). Una sera Benjamin collassa e cade su una siepe. Il dottore diagnostica un ictus, ci vorranno molti anni prima che possa riprendersi completamente. I tre amici, con l’inserimento della nuova fidanzata di Benjamin, si ritroveranno per una vacanza sulle montagne svizzere, pronti a vivere le avventure che seguiranno.In due autunni e tre inverni le vite di Amélie, Arman e Benjamin si intersecano e si riempiono di incontri, incidenti, sentimenti, storie d’amore e ricordi.

Sicuramente ciò che stupisce è il modo in cui prosegue la narrazione che fa pensare molto più ad un romanzo che non ad un film, infatti tutti i personaggi ragioneranno ad alta voce e coinvolgeranno lo spettatore nelle loro vicende.

Il film è già stato presentato in molti festival: prima Mondiale all’ACID program a Cannes 2013, Sarajevo Film Festival, FilmFest Hamburg, Namur Francophone Film Festival, BFI London Film Festival, Festival Francophone Tubingen/Stuttgart, Torino Film Festival: siamo certi che sarà un film di successo dal gusto molto francofono.

A questo film non riusciamo a collegare un libro in particolare in quanto è una narrazione ben formulata che contiene numerosissime storie, che parla di giovani, che racconta la vita, del resto, come dichiara il regista: “Volevo che la narrazione fosse densa, che si alternasse tra i momenti seri e critici nella vita di questi giovani e i momenti più accidentali che non hanno un impatto reale sulla storia. Volevo parlare della morte e del fare la spesa al “Simply Market”, dell’amore e dei reality in TV. La struttura dei capitoli, il rivolgersi direttamente alla telecamera e le parentesi nella storia si sono rivelate decisioni direzionali idilliache. In questo modo si viene a creare una relazione intima e speciale tra lo spettatore e i personaggi. Quando la persona sullo schermo ti guarda e parla direttamente con te avviene sempre qualcosa di magico e unico”.

Crediamo che questo film potrà avere molto successo sia in sala sia in festival cinematografici in quanto la leggerezza dello stile e la serietà delle tematiche affrontate si armonizzano meravigliosamente con una dolce sfumatura francese.

 

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