Camminare per le strade ed incontrare librerie a cielo aperto è normale a Hay-on-Wye.
La piccola cittadina del Galles, situata nella Contea di Powys, a un’ora da Cardiff, conta solamene 1500 abitanti, ed oltre 40 librerie. Ebbene sì 40, ma solo se contiamo quelle all’interno di spazi adibiti, perché considerando gli scaffali, pareti,mensole a cielo aperto, il numero risulterebbe di gran lunga più alto. Ad Hay-on-Wye infatti, dilaga la cultura del “book-crossing”, ovvero scambio di libri che passano nelle mani di cittadini in cittadino, di turista in turista, e che possono essere recuperati da inimmaginabili e liberissime librerie all’aperto. Da anni il paese è riconosciuto a livello internazionale come città del libro, e a livello europeo come più grande libreria di seconda mano d’Europa. I libri che si trovano sono quasi sempre usati, e il maggior contributo può ammontare ad 1€ per i libri con copertina rigida, 0.50cent per quelli non brossurati: il contributo viene versato in apposite cassette con Fini no profit, come per quanto avviene al castello cittadino risalente al XIII secolo. Nella zona infatti si tramanda la tradizione delle honesty bookshops, librerie a cielo aperto appunto e senza commessi. Hay-on-Wye inoltre ospita da anni, ormai, un festival di letteratura patrocinato dal quotidiano inglese The Guardian, che si tiene ogni anno nel mese di maggio e raccoglie artisti intellettuali e appassionati da tutto il mondo. Tra i personaggi più famosi in visita, Bill Clinton nel 2002 che ha ribattezzato la cittadina “Woodstock of the mind”.