Guarda le luci, amore mio – Annie Ernaux

Titolo: Guarda le luci, amore mio
Autore: Annie Ernaux
Data di pubbl.: 2022
Casa Editrice: L'Orma editore
Genere: Narrativa
Traduttore: Lorenzo Flabbi
Pagine: 107
Prezzo: € 13,00

Annie Ernaux nei suoi libri racconta se stessa. Ogni storia è un frammento autobiografico di un romanzo di formazione che ci riguarda.

Ernaux ha il merito di elevare l’esperienza individuale a una dimensione universale.

Accade anche nel recente Guarda le luci, amore mio, appena pubblicato da L’Orma editore.

Anche in queste pagine la scrittrice francese racconta frammenti di vita. In forma di diario ha annotato le sue visite all’ipermercato Auchan di Cergy. Dal novembre 2012 all’ottobre 2013, Ernaux frequenta il centro commerciale, il non luogo dei non luoghi e nelle sue note si sofferma sulla condizione umana, in modo particolare descrive il comportamento dei suoi simili, sempre meno esseri umani e sempre più consumatori.

Davanti a questa umanità dolente, diventata schiava del bisogno, la scrittrice   si avventura nell’ipermercato, un grande incontro collettivo, uno spettacolo in cui cogliere la vita che si svolge.

«È qui che ci abitiamo alla prossimità dell’altro, spinti dagli stessi bisogni essenziali di nutrirci, di vestirci. Che lo si voglia o no, qui costituiamo un’unica comunità di desideri».

Dal cuore di un non luogo Annie Ernaux trascrive le impressioni e vede nel tempo trascorso in fila alla cassa il modo in cui tutti siamo più vicini agli altri. L’ipermercato di un grande centro commerciale diventa nel racconto della scrittrice la cartina di tornasole di una condizione umana smarrita e sola alle prese con le strette esigenze del consumismo.

«Qui in certi momenti, ho l’impressione di essere una superficie liscia sulla quale si riflettono le persone, i cartelli sospesi sopra le teste».

Passando da un livello all’altro, attraversando tutti i riparti, la scrittrice annota sul taccuino volti, cose e persone, quell’insieme asettico che fanno di questo non luogo, il luogo in cui la solitudine si avverte sulla pelle in maniera esponenziale.

L’infido potere coercitivo della grande distribuzione e la debolezza dell’uomo diventato consumatore, questo prima di tutto si legge nel diario di Annie Ernaux.

In Guarda le luci, amore mio la grande scrittrice francese ci dona un altro pezzo di vita, la nostra persa ogni giorno tra gli scaffali di un grande supermercato, dove deambuliamo schiavi del bisogno e la nostra realtà è controllata dalla pervasività del controllo della grande distribuzione che orienta i nostri desideri secondo i ritmi prefissati dell’osceno consumare.

Questo libro è una preziosa riflessione narrativa sul nostro vivere collettivo che si sta tragicamente abituando alla cultura senza anima dei non luoghi.

«Mi chiedo se venire al centro commerciale non sia un modo di essere ammessi allo spettacolo della festa, di immergersi realmente – e non attraverso uno schermo televisivo – nella luce e nell’abbondanza. Un modo di vivere tanto quanto le cose. Ci si può sentire disorientati, qui dentro a disagio, ma mai degradati».

Annie Ernaux registra il presente e nelle sue pagine noi lo vediamo insieme a lei con le sue minacce incombenti.

«Perché vedere per scrivere è vedere altrimenti» annota la scrittrice alla fine del suo diario, che ci riguarda in ogni sua parola.

 

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