“Grazie, no”, l’opera postuma di Giorgio Bocca

Domenica 25 dicembre è morto Giorgio Bocca, grande giornalista, grande combattente, grande amico. Dalla guerra partigiana fino a questi ultimi giorni della crisi italiana e mondiale, ha vissuto, osservato e raccontato sette decenni di storia del nostro Paese. Le inchieste, i corsivi, i libri di Giorgio Bocca hanno accompagnato e nutrito la formazione civile di molte generazioni di italiani.

Giorgio Bocca (Cuneo, 28 agosto 1920 – Milano, 25 dicembre 2011) è stato uno dei più importanti giornalisti italiani degli ultimi cinquanta anni. Si è occupato di attualità politica, analisi socioeconomiche, approfondimento storico e storiografico.
Tra le sue opere ricordiamo: Storia dell’Italia partigiana (1966); Storia d’Italia nella guerra fascista (1969); Palmiro Togliatti (1973); La Repubblica di Mussolini (1977); L’inferno. Profondo Sud, male oscuro (1993).
Il 2002 segna il passaggio in Feltrinelli con Piccolo Cesare (2002), il saggio sul fenomeno Berlusconi e l’involuzione politica dell’Italia e delle democrazie occidentali. Sempre con Feltrinelli ha successivamente pubblicato Basso Impero (2003), Partigiani della montagna(2004), L’Italia l’è malada (2005), Napoli siamo noi (2006), Le mie montagne (2006), Il provinciale (2007), È la stampa, bellezza! (2008),Annus horribilis (2010) e Fratelli coltelli (2010).

A giorni infatti, sarà pubblicata la sua opera postuma “Grazie, no”, sempre a cura dell’editore Feltrinelli.

Dalla presentazione di Feltrinelli cerchiamo di capirne di più di un saggio che ha tutte le carte in regola per essere un nuovo “Indignatevi”.

“Grazie, no!” di Giorgio Bocca parte da un assunto: in Italia, oggi, accadono cose che dovrebbero farci indignare e che invece passano sotto silenzio, discorsi che non si dovrebbero sopportare sono ormai moneta corrente, idee come minimo discutibili sono invece comunemente accettate.

Sono 7 i punti su cui Bocca ci fa riflettere: La crescita folle, La produttività, il nuovo dio, La lingua impura, Il dominio della finanza, La corruzione generale, La fine del giornalismo, L’Italia senza speranza.

L’appuntamento è quindi il 10 gennaio in libreria con “Grazie, no”.

Fonte: Feltrinelli

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