Autore: Marina Visentin
Data di pubbl.: 2023
Casa Editrice: SEM, Società Editrice Milanese
Genere: giallo
Pagine: 272
Prezzo: € 19,00
Per coloro che avevano conosciuto e amato il vice questore Giulia Ferro in Cuore di rabbia, Gli occhi della notte sarà un graditissimo ritorno di questa donna forte e fragile, lucida e tormentata, forse priva di senso dell’umorismo come lei stessa sostiene, ma ricca di un formidabile principio di realtà e di una notevole forza d’animo per affrontare i complicati casi che il suo mestiere le impone e le avversità della sua vita presente e passata.
Stavolta è una Milano invernale a fare da sfondo alla morte inquietante e assurda di una bambina di sette anni, Cinzia Galleani. Ultima figlia di Simone, bello, viziato, strafottente e manipolatore, uomo dal dubbio passato e dalle ancor più dubbie frequentazioni, tanto che i primi sospetti cadono su una possibile vendetta trasversale. La piccola Cinzia è nata dall’ultima relazione del padre con la giovane Alessandra, agente immobiliare, e ha vissuto con i genitori e la sorellastra sedicenne Alice, figlia a sua volta di una precedente unione del padre con una splendida indossatrice americana morta suicida. Ed è proprio la giovane Alice, insieme al fidanzato cinese Leonardo Hu, a denunciare la scomparsa della bambina dal parco giochi dove stavano trascorrendo le ultime ore di luce di un pomeriggio dopo la scuola. Il ritrovamento del corpo di Cinzia dentro un trolley abbandonato fra gli alberi del Parco Nord a Milano dà il via alle indagini, ma nonostante l’impegno di Giulia Ferro e dell’ispettore capo Alfio Russo e nonostante il lavoro certosino di Fiammetta Alessandri, capo squadra della Divisione Scientifica e del medico legale dottor Pannofino, le piste da seguire sono praticamente inesistenti e la speranza di trovare il colpevole pari a zero.
Ma Gli occhi della notte non punta sugli effetti speciali o sui colpi di scena mozzafiato. È un’indagine lenta e difficile, come sovente accade nella realtà. Un’indagine tormentata e sporca che scava, prima di tutto, negli ‘armadi in disordine’ della famiglia Galleani, nei molti silenzi, nell’ipocrisia, nell’invidia e nell’incomprensione così frequenti, ahimè, nelle cosiddette buone famiglie. E scava nel contempo nella mente di Giulia Ferro rievocando memorie del passato, resuscitando incubi e sgradevolezze, costringendola a riesaminarsi mentre indaga.
Marina Visentin ha un vero talento per guidare con mano lieve e salda questa indagine poliziesca e psicologica fino a condurla felicemente in porto con una scrittura precisa e pulita, senza orpelli o sbavature. Un vero e raro piacere per noi lettori.