Gli invisibili di San Zeno – Alessandro Maurizi

Titolo: Gli invisibili di San Zeno
Data di pubbl.: 2024
Pagine: 344
Prezzo: € 18,00

“… L’emigrazione è una vera e propria valvola di sicurezza per la pace sociale, a meno che non si voglia immaginare un continuo malessere generale, un lungo periodo di malattie, malcontento, manifestazioni e rivolte.”

“Forse basterebbe dare la terra ai contadini, attribuire le migliaia di ettari di terreni abbandonati e incolti che ci sono in Italia.” (p. 217)

Così argomenta il banchiere Solera e così gli risponde il giornalista Cattaneo, di fede repubblicana, a un certo punto di questo intrigante e puntualmente documentato giallo storico di Alessandro Maurizi ambientato a Verona nell’ultimo scorcio dell’800 e incentrato su un argomento antico e al tempo stesso assai attuale.

La dominazione degli austriaci è ormai finita, l’Italia è un Regno Unito sotto i Savoia, ma il Veneto resta la regione del Nord più povera e con enormi diseguaglianze sociali. Un terreno fertile, dunque, per l’emigrazione verso terre lontane. È facendo leva su questa speranza che Isaia Bordignon, coperto e protetto dalla complicità di grossi nomi della politica, della finanza e persino della questura, ha aperto al numero 12 di Piazza dell’Indipendenza a Verona un’agenzia che si occupa di organizzare la partenza dei migranti per il Brasile. Una massa di disperati che vende i pochi averi nell’illusione di poter trovare in quelle terre lontane ricchezza e abbondanza. Illusione alimentata da un giro di false lettere di altri migranti che già vivono laggiù e descrivono quei luoghi come meravigliosi. Dell’inganno, peggiorato da un ignobile profitto che ruota intorno a queste partenze di massa, è a conoscenza il giovane procuratore legale Federico Giorio – personaggio realmente esistito, come racconta l’autore nella nota finale – grazie alle informazioni che gli trasmette l’amico residente in Brasile Arnaldo Limana: “Credono di venire a incontrare la fortuna, e invece trovano la tomba.” (p. 16). Giorio riceve una dritta e, insieme al delegato di pubblica sicurezza Giovanni Bernardi, corre a perquisire il mulino del Carotta dove è sicuro di trovare alcune prove dell’inganno ai danni dei migranti. Ma qualcuno ha già avvertito il Carotta e Giorio non solo fa una pessima figura, ma si vede togliere il caso dal procuratore del re Abramo Visentin che lo spinge invece a occuparsi di un omicidio, quello di Angelo Galanti, esattore di debiti non pagati. La morte di costui sarà solo la prima di una serie di efferate uccisioni di personaggi legati all’affare dei migranti, tutti presenti in un misterioso libro conservato da don Marra, confessore del Galanti e secondo morto della serie. Mano a mano che l’indagine procede, Giorio si renderà conto di non poter fare alcun affidamento sulla polizia, ma solo su alcune persone fidate: gli invisibili di San Zeno, come li definisce il giornalista del Secolo Giuseppe Cattaneo – anche lui impegnato a svelare i loschi traffici ai danni dei migranti. Ecco dunque il furbo e intraprendente ragazzino Bacchetto, la bellissima prostituta d’alto bordo Emilia Ballarin, l’appuntato Venier, il medico legale Zanconato e sua figlia Ginevra, tutti pronti ad aiutare Giorio rischiando la pelle fino alla risoluzione del caso.

Alessandro Maurizi, sovrintendente capo della Polizia di Stato e Presidente dell’Associazione Letteraria Mariano Romiti, ci racconta con grande perizia un ignobile capitolo della nostra storia mescolando realtà e finzione con mano sapiente, addirittura affidando un ‘cameo’ a Emilio Salgari giovanissimo giornalista.  Trama gialla ineccepibile, ambientazione perfetta fin nei più minuti dettagli e personaggi dei quali ci aspettiamo di poter leggere ancora e molto presto le avventure.

Francesca Battistella

Francesca Battistella (Napoli, 1955) si è laureata in Antropologia Culturale nel 1979 alla Federico II di Napoli e ha conseguito un Master nella stessa materia presso la Auckland University, Nuova Zelanda, nel 1982. Ha lavorato come Lettrice d’Italiano e Storia Contemporanea nella stessa università nel 1983 e nel 1984. Tornata in Italia è stata traduttrice dal francese e dall’inglese per l’Istituto di Studi Filosofici di Napoli e in seguito per dieci anni segretaria di alta direzione, promoter, editor e organizzatrice di eventi presso la società INNOVARE, gruppo Banco di Napoli. Dal 2008 vive e lavora a Lugano, Svizzera. Negli anni ha pubblicato il romanzo storico Gli esuli (2004), un giallo Il parco delle meraviglie (2006), un noir Re di bastoni, in piedi, una trilogia gialla ambientata sul lago d’Orta che comprende La stretta del lupo (2012), Il messaggero dell’alba (2014), La bellezza non ti salverà (2016) e ancora un noir La verità dell’acqua (2019). Gli ultimi cinque libri per la casa editrice Scrittura&Scritture. Scrive recensioni per Gli amanti dei libri, la rivista Airone (Cairo editore) e Luoghi di libri.

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