Autore: Emmanuel Venet
Data di pubbl.: 2021
Casa Editrice: Prehistorica Editore
Genere: Narrativa
Traduttore: Lorenza Di Lella, Giuseppe Girimonti Greco
Pagine: 174
Prezzo: € 15,00
Fila dritto, gira in tondo è il primo romanzo tradotto in Italia dello scrittore francese Emmanuel Venet.
Un libro sorprendente e originale, un opera letteraria di rottura, sia per il linguaggio che per i contenuti.
Il protagonista di questa storia che si racconta in un monologo ironico e esilarante è affetto dalla sindrome di Asperger, che lo rende non solo capace e coerente della più totale franchezza, ma anche abitudinario e solitario.
Al funerale della nonna Marguerite il narratore – personaggio si chiede, proprio perché ama la sincerità ed è allergico ai compromessi e all’ipocrisia delle convenzioni sociali, perché l’officiante esagera sempre nell’esaltare le virtù della defunta e nel enfatizzare il fatto che da viva non aveva difetti, anche se questo non corrisponde mai al vero.
Parte da questa considerazione il libero sfogo di irriverente verità del protagonista che per tutto il libro si racconta senza peli sulla lingua e smaschera con il suo dire sincero il carattere disumano della nonna, che in vita non è stata proprio una brava persona, e anche le ipocrisie e le ambiguità di tutta la sua famiglia.
A quarantacinque anni compiuti, uscito dall’infanzia da un bel pezzo e poco propenso, ormai a gingillarsi con le illusioni, egli rivendica il diritto di avere un’opinione su questioni che hanno a che fare con la verità.
Lui è un soggetto molto particolare la sua passione per il gioco dello Scarbble e per i disastri aerei, un personaggio che entra immediatamente nel cuore del lettore.
Spiazzante è la sua confessione trasparente, intelligente e irriverente il modo con cui nel racconto laverà i panni sporchi della sua famiglia.
Lo straordinario antieroe senza nome di questo romanzo straordinario si definisce l’unico del clan a pensare nel modo giusto e diretto. Quello lo autorizza a demolire il conformismo ipocrita della sua famiglia, ma anche del mondo intero, raccontando con le sue parole dirette e schiette una verità che molti non hanno il coraggio di dire.
Éric Chevillard nella postfazione definisce il narratore monologante un uomo senza pietà che ha deciso di farla finita con qualsiasi tipo di menzogna e di dissimulazione.
In un mondo prigioniero delle bugie e di imbonitori che non si fanno scrupolo di manipolare le persone, lui decide di dire basta alla commedia che ci rende tutti dei loschi figuranti.
Le Monde ha scritto che questo notevolissimo romanzo è uno spassoso gioco al massacro, sotto forma di gran spiattellamento dei segreti di famiglia alla maniera di Thomas Bernhard.
Emmanuel Venet con una scrittura irriverente e con uno stile ironico e pungente scrive un romanzo in cui ci chiama in causa direttamente con tutte le nostre riserve mentali nei confronti della nuda verità.
La vita, la letteratura e il coraggio di dire la verità. Questi sono gli elementi di questo romanzo, che è davvero un fatale gioco al massacro.
Quanto sono belle le pagine di Fila dritto, gira in tondo, il romanzo di Emmanuel Venet, scrittore autentico che non conosce alcuna mediazione.
Romanzo esilarante, diretto, ironico e intelligentemente blasfemo. Questa è la letteratura che ci piace, quella che concepisce la verità come un atto rivoluzionario.