Il festival della letteratura di Chivasso, “I Luoghi delle Parole”, festeggia quest’anno dieci anni dalla sua nascita e la quarta medaglia del Presidente della Repubblica.
Il festival, che sarà intitolato “Le parole che (ci) cambiano”, e che si aprirà ufficialmente giovedì 17, torna nei luoghi della cultura e non, per riflettere su come un incontro, una parola, una nota, un’immagine, possono dare una svolta alle nostre vite. Questo è sempre stato l’intento di dieci anni di attività di un gruppo appassionato di persone, di biblioteche e di un intero territorio, diventato una rete culturale che sente ancora più forte l’esigenza di scoprire spazi non convenzionali, dove il libro e la cultura possano incontrare le persone. In questo trova origine il nome del Festival, nella convinzione che in ogni luogo, dall’edificio industriale alla biblioteca, sia sempre possibile parlare di libri, leggere, raccontare, confrontarsi e crescere.
Il tema di questa edizione, “Le parole che (ci) cambiano”, in particolare si riferisce alle parole che sono cambiate in questi dieci anni, parole che ci cambiano o che ci hanno cambiato. Sarà un’occasione per ragionare sulle parole più semplici e importanti, per restituire un significato che spesso è logorato da un uso improprio e distratto.
In dieci anni “I Luoghi delle Parole” hanno ospitato autori e artisti intorno ai temi più svariati, dal giallo all’identità, dalla biografia alla musica, hanno approfondito la cultura di Paesi internazionali differenti tra loro e hanno dedicato eventi a nomi della letteratura italiana del Novecento da riscoprire.
Quest’anno, a dissertare sul cambiamento del nostro patrimonio linguistico, interverranno ospiti come Gene Gnocchi, Fabio Geda, Riccardo Iacona, Stefano Benni, Marco Malvaldi, Fulvio Ervas, Davide Longo, Shady Hamadi e Domenico Quirico, solo per citarne alcuni.
Sarà anche aperto un laboratorio di formazione permanente per gli studenti che, durante e dopo il festival, potranno confrontarsi con case editrici, uffici stampa, librerie e autori per una formazione professionale nel mondo della cultura e del libro.
La sezione “parole in rete” sarà dedicata a come negli ultimi trent’anni internet sia stato capace di rinnovare l’universo che gira intorno alle parole, una rivoluzione sociale e tecnologica, che ha cambiato il modo di scrivere, parlare, pensare, vivere.
Tutti gli incontri del festival si terranno presso la biblioteca civica MoviMEnte e saranno ad ingresso gratuito grazie a tutti i partner che hanno contribuito alla costruzione dell’evento.