Festa della donna.. lettura al femminile

In occasione dell’8 Marzo 2013, festa delle donne, Gli amanti dei libri ha voluto proporre una serie di letture dedicate, in qualche modo, all’essere donna, in tutte le possibili declinazioni. Questo giorno può essere, per tutte le appartenenti al “gentil sesso”, un’ occasione di svago e divertimento, ma è giusto anche riflettere su quante cose le donne abbiano conquistato negli ultimi anni di lotta per la parità e su quanto resti ancora da fare per affermare la piena dignità femminile. La cosa fondamentale, è che, il rispetto per loro sia realtà quotidiana e non il ricordo di un solo giorno. Ecco, per voi, i libri che vi proponiamo..

 

 

Romanzi:

Anne, Hanna, Anny: tre ragazze, tre spiriti liberi che si scontrano con le chiusure dell’epoca in cui vivono. Anne, nelle Fiandre del XVI secolo, è una mistica che parla con gli animali come San Francesco, fa il bene perché non concepisce altra forma di agire, percepisce Dio nella natura e non comprende la necessità dei riti religiosi. Ma è fuori tempo rispetto al periodo della Controriforma e dell’Inquisizione: la sua estatica serenità viene presto tacciata di eresia. Hanna, nella Vienna inizio Novecento, è una giovane aristocratica alla ricerca di se stessa, insoddisfatta delle serate all’opera e delle convenzioni borghesi. Dopo molta infelicità riuscirà a individuare nella psicoanalisi, nuova strabiliante cura appena inventata dal dottor Freud, il modo per raggiungere le radici del suo malessere. Anny è una star di Hollywood dei nostri tempi, drogata di celebrità e di sostanze stupefacenti, che cerca con l’abbrutimento di dare un senso a una vita in cui l’unico valore è il denaro: ci riuscirà invece attraverso la recitazione, e nel suo travagliato percorso esistenziale troverà l’amore. Le storie delle tre giovani donne si intersecano nonostante i secoli che le dividono in un intreccio sempre più appassionante che in un crescendo di rivelazioni porta le tre vicende a una conclusione congiunta.

“La donna allo specchio” di Eric-Emmanuel Schmitt. E/O editore.

 

È stata una di quelle giornate. Il turno in ospedale all’alba, quattro bambini urlanti che litigano per il computer, un marito latitante ancora in ufficio, la cena da preparare. E fra mezz’ora Eva deve essere al ristorante Le Jardin, dalle sue «amiche del martedì», per il loro imperdibile appuntamento mensile. In sedici anni ne hanno passate di tutti i colori: l’irrequieta Kiki è diventata una neomamma disoccupata; l’angelica Judith, infelicemente single, ha iniziato a lavorare come cameriera; l’imperturbabile Caroline, separata dal marito, è un avvocato sempre più richiesto e l’impeccabile Estelle farebbe di tutto pur di entrare nel suo nuovo completo di Chanel per il gran galà del circolo di golf. La consueta gita annuale è ormai alle porte: una settimana di «ritiro» al castello di Achenkirch. Sette giorni senza telefono, senza Internet, senza mariti, senza beghe familiari, senza impegni lavorativi e… senza cibo. Digiuno e astinenza, disciplina e sacrifici, che mettono le inseparabili amiche di fronte a nuove, profonde incomprensioni. La sfida più grande, però, tocca a Eva, intenzionata a trovare in quel luogo sperduto la risposta che cerca da una vita: chi è il suo vero padre?

“Un dolce segreto di primavera” di Monika Peetz. Garzanti editore.

 

“Storia del nuovo cognome” è il seguito de ”L’amica geniale”, uno dei migliori romanzi della narrativa italiana degli ultimi anni. Dopo
aver seguito l’intreccio delle vite di Lila e Lenù nel corso dell’infanzia e dell’adolescenza, ritroviamo le due protagoniste e la loro straordinaria amicizia di fronte alle nuove prove che la vita e la povertà del rione mettono loro davanti. A soli diciassette anni Lila si sposa con un giovane del quartiere arricchitosi con traffici non sempre limpidi e diventa la signora Carracci in una nuova esistenza dove agio e violenza, frustrazione e potere si mischiano. Lenù invece continua a studiare lottando contro il perenne senso di inadeguatezza che la opprime, suscitando l’ammirazione e l’invidia dell’amica. È una gara a chi delle due riuscirà a uscire per prima dal quartiere che le imprigiona, a liberarsi da un ambiente che cerca di soffocarle. Conosceranno l’ammirazione e il disprezzo, la generosità  e l’invidia, l’amore e il dolore, misurando a ogni passo la profondità dell’abisso su cui vivono sospese. In Storia del nuovo cognome la forza e la maestà del classico si uniscono a un modernissimo sguardo sui sentimenti raccontati in tutta la loro ambivalenza. L’introspezione acuta e dolorosa dell’animo femminile, l’umanità indimenticabile di uno straordinario affresco d’ambiente, il ritmo sostenuto dell’azione romanzesca, ne fanno uno dei più grandi romanzi degli ultimi tempi.

“Storia del nuovo cognome” di Elena Ferrante. E/O editore.

 

Quando un cuore si spezza, non è facile rimetterne insieme i frammenti. A volte bastano la spalla di un amico o le parole consolatorie di chi ci vuole bene. A volte, invece, bisogna partire. Così Sofia, stanca delle delusioni personali, sceglie l’India degli ashram per ritrovare quella serenità che tanto cerca e da cui si sente così lontana. Proprio quando le ferite emotive bruciano ancora, incontrerà un maestro capace di scavare nel suo passato e nelle sue emozioni. Affidando i propri sogni all’«albero dei desideri», Sofia scoprirà che la formula per trovare la felicità non esiste, perché la felicità è ovunque: basta saperla vedere.

“Tutto ciò che si vuole” di Simonetta Lein. Sperling & Kupfer editore.

 

Lei ha dormito per cent’anni e i principi che hanno tentato di svegliarla sono morti nell’impresa. Ma poi è arrivato lui, il Principe bello e spietato, e Bella si è svegliata. Ora lei gli appartiene e lui farà di lei la sua schiava, una schiava dedita al suo piacere in una corte sensuale e perversa, dove altri giovani di sangue reale vivono la stessa situazione. Giovane, bella e disponibile a imparare, nella corte Bella conoscerà il piacere e il dolore, in un’atmosfera pervasa di erotismo e passione. Ma l’aspetta anche l’amore, che ha gli occhi profondi di un altro schiavo come lei. Anche se solo giocattoli nelle mani dei loro spietati padroni, i due ragazzi insieme affronteranno una fuga che li porterà, forse, a coronare il loro sogno…

 

“Risveglio” di Anne Rice. Longanesi editore.

 

In un romanzo coraggioso e sorretto da una scrittura formidabile per originalità e poesia, Viola Di Grado racconta la storia di un suicidio e di ciò che lo segue. Una folgorante invenzione della vita dopo la morte: la nostalgia, l’amore, la frequentazione “fantasmatica” delle persone care, la solitudine e l’incomunicabilità, in un aldilà cupo e ribollente, senza pelle e senza sensi, dominato da una natura crudele, che sfalda i corpi, ma anche da una vita ostinata che a questa morte si sottrae. Si rimane seriamente scossi da questa lettura, in cui Di Grado conferma appieno la sua unicità. Un romanzo che fa paura: la disgregazione dei corpi, la sopravvivenza dell’“anima”, la tristezza e il rimpianto per la vita che non riesce a ricomporsi ma continua a incedere e spiare, vagando in un mondo deserto ma affollato, dove i vivi non possono più vederti e sentirti ma i morti restano allerta  impauriti, in ascolto. Un romanzo sulla morte e sulla “vita-dopo-la-morte” innovativo e conturbante, la conferma evidente di uno dei maggiori talenti della narrativa di questi anni.

“Cuore cavo” di Viola Di Grado. E/O editore.

 

 

Saggi:

“Elena. All’ombra del potere”è una biografia illustrata che svela i segreti della santa imperatrice madre di Costantino il Grande, nata nella prima metà del III secolo d.C. Il testo di Elena Calandra, vagliando con attenzione le fonti letterarie e iconografiche del tempo, ci restituisce il “vero volto” di Elena contestualizzandolo nel periodo storico in cui visse. Di umili origini e proveniente forse dall’attuale Turchia, dalla sua unione con Costanzo Cloro, uno dei tetrarchi dell’impero di Diocleziano, nacque il celebre Costantino; allontanata dalla corte a causa del suo ceto sociale e per questo inutile alle trame politiche, Elena salì alla ribalta della storia quando nel 324 d.C. il figlio, divenuto imperatore, la richiamò accanto a sé qualificandola come Augusta. Attraverso un percorso di immagini che analizza prima i ritratti imperiali tardo-antichi per poi concentrarsi sulle raffigurazioni di Costantino e della madre, l’autrice delinea i tratti distintivi della figura e del ruolo di Elena a partire dalle sue raffigurazioni, mettendo in luce anche le novità che la l’imperatrice introduce nell’iconografia femminile, dalla scelta dell’ornamento all’acconciatura fino alla volontà di essere ritratta in tarda età. Ne emerge una donna dalla personalità discreta ma decisa, cosciente del proprio ruolo di “ambasciatrice” del potere del figlio all’interno dell’Impero.

“Elena. All’ombra del potere” di Elena Calandra. Electa editore.

 

Uomini impauriti, senza sogni, inerti. In giro, a divertirsi e tentare, soltanto donne. Che succede agli uomini? Mentre psicologi e sociologi si esercitano sulle più svariate teorie, mancava ancora uno sguardo dal basso fatto di storie e racconti di donne che da anni parlano della scomparsa del maschio (“o sono gay o sono impegnati”, “non si trova più un uomo decente”). Donne single o sposate, ma lasciate sole, e tuttavia ottimiste, piene di energia e capacità di rinnovarsi, fino alla spregiudicatezza. L’uomo invece è assente, incapace di trovare una collocazione sociale, massacrato dal lavoro, frustrato nelle sue aspirazioni, in crisi sessuale: essenzialmente solo mentre il mondo cambia.

“Dove sono gli uomini?” di Simone Perotti. Chiarelettere editore.

 

Quello che state per leggere è l’incredibile racconto di una tragedia nazionale, che macina lutti e sparge dolore come una vera e propria macchina da guerra. Una guerra che prima di finire sui giornali nasce nelle case, dentro le famiglie, nel posto che dovrebbe essere il più sicuro e il più protetto e invece diventa improvvisamente il più pericoloso. Solo a metà del 2012 sono più di 80 le donne uccise in Italia dai loro compagni. 137 nel 2011. Una ogni tre giorni. Riccardo Iacona ha attraversato il paese inseguendo le storie dei tanti maltrattamenti e dei femminicidi. Finalmente la voce di chi subisce violenza possiamo ascoltarla, insieme alle parole degli uomini, quelli che sono stati denunciati: “Avevo paura di perderla. Gliele ho date così forte che è volata giù dal letto…”.  “Qual è allora l’Italia vera, quella dove l’amore è una scelta e le donne sono libere, o quella delle tante case prigione in cui siamo entrati?… Questa è una storia che ci riguarda da vicino, perché ci dice come siamo nel profondo” scrive Iacona. È un fenomeno che non si può catalogare tra i fatti borderline. Sono decine i casi di violenza silenziosa e quotidiana che si consumano nelle nostre case. “La sera, appena sentivamo il rumore della macchina di lui, io e i bambini entravamo in agitazione; dicevo loro: ‘Mettetevi subito davanti alla tv’.” Così la vita diventa un inferno, se questi sono gli uomini.

“Se questi sono gli uomini” di Riccardo Iacona. Chiarelettere editore.

 

 

Varia:

 

“Oggi è un grande dono.” Sono le parole che Giusy si ripete ogni giorno dal 2005 quando, a causa di un banale incidente in automobile, un guardrail le taglia entrambe le gambe all’altezza del ginocchio, strappandola a una vita invidiabile, piena di affetti, impegni di lavoro, sogni e amore. In quel momento Giusy perde le gambe ma non i sensi. Ricorda tutto: il dolore straziante, il terrore di morire e le preghiere rivolte alla Madonna, perché le dia forza. Forza che diventa la sua arma. Insieme alla famiglia e agli amici che le si stringono attorno, Giusy muove i primi passi nella sua nuova vita. Fra pianti, speranze, paure e momenti di gioia arrivano le protesi, “le mie nuove gambe”. Prima quelle da passeggio, poi da mare, poi addirittura da corsa, nonostante qualche dottore le suggerisca di lasciar perdere. A un anno dall’incidente Giusy ha lasciato un fidanzato poco presente e, da brava calabrese doc, tenace e col cuore buono, si è buttata a capofitto in un futuro che le ha riservato sorprese e soddisfazioni: un nuovo lavoro, un nuovo amore, la creazione della onlus Disabili No Limits, che raccoglie fondi per donare ausili a chi non può permetterseli, l’oro e il record italiano sui 100 e 200 metri e il record europeo sui 100 metri. Con la testa e con il cuore si va dappertutto è il racconto di una vicenda personale ma anche di una scelta che riguarda tutti coloro che si trovano ad affrontare un cambiamento rivoluzionario: se guardare oltre e costruirsi un domani o se continuare a rimpiangere un bel passato che non c’è più. Giusy non ha avuto dubbi.

“Con la testa e con il cuore si va ovunque” di Giuseppina Versace. Arnoldo Mondadori editore.

 

Ogni centimetro di tacco ha la sua ragione d’essere:

Cm 1. I tacchi slanciano le gambe, ingentiliscono la figura e innalzano l’autostima.

Cm 2. Ti fanno sentire più femminile, più sexy, più sicura, e costano meno dell’analista.

Cm 3. La prima impressione è quella che conta: mai provato il tacco 12 a un colloquio?

Cm 4. Perché i mocassini fanno tranviere, le ballerine fanno brava bambina, lo stiletto fa donna.

Cm 5. Se è calvo, meglio scoprirlo subito: dall’alto dei tuoi tacchi è più semplice.

Cm 6. Se hai indossato un paio di Zanotti, non ti servono altri motivi.

Cm 7. Visti dall’alto, i problemi sembrano più piccoli.

Cm 8. Basta cambiare la scarpiera per dare senso al solito guardaroba.

Cm 9. Senza, Marilyn sarebbe rimasta solo Norma Jeane.

Cm 10. Ti portano dritta dritta ad altezza bacio, e spesso oltre.

Cm 11. Sono un ottimo test: se cena romantica + stiletto non funzionano, allora è gay.

Cm 12. Come dice la modella Veronica Webb, «Il tacco mette il culo là dove deve stare: su un piedistallo.»

Disoccupata, single e così insignificante che potrebbe essere trasparente. Questa è Marta quando si imbatte nella Spora, uno speciale angelo custode fashion addicted che le indica la via dell’elevazione: la giusta scarpiera. Prima regola: la scarpa non può mai essere raso terra, neppure per andare a letto, perché solo i tacchi tirano fuori la sensualità e la bellezza nascoste in ogni donna. Tutto dipende dalla rotazione che impongono al bacino (uguale a quella dell’orgasmo…) Di lezione in lezione, impareremo anche noi come scegliere le dieci calzature basic, individuare il modello che non fa male (esiste!) e, soprattutto, come evitare l’effetto cammello sui trampoli.

“Tacco 12” di Veronica Benini. Sperling & Kupfer editore.

 

Pierre Dukan arriva al cuore delle donne con un libro speciale. Questa volta niente dieta, ricette o alimenti dimagranti. Dal suo particolarissimo osservatorio (migliaia di pazienti in quarant’anni di professione, soprattutto donne, di tutte le età), il medico lancia un vero e proprio grido di allarme e scende in campo a fianco delle donne contro i condizionamenti della moda e di una società legata a miti falsi e nocivi. La bellezza non è magrezza. La bellezza è armonia, linee sinuose, forme dolci e morbide che rassicurano e intrigano. Arte e antropologia lo dimostrano. Donne, implora Dukan, riprendetevi la libertà di essere belle e felici!

“Ama le tue curve!” di Pierre Dukan. Sperling & Kupfer editore.

 

 

In un Paese per vecchi spesso le donne si trovano a dover posticipare la decisione di avere un figlio di anno in anno, finché per il loro corpo non è troppo tardi. Ma i casi di infertilità o sterilità sono in aumento nei Paesi occidentali anche tra chi ha l’età migliore per concepire. Per tutte le coppie che hanno difficoltà a coronare il sogno di diventare genitori la scienza medica può venire in aiuto con le tecniche di procreazione medicalmente assistita, regolate dalla discussa Legge 40 del 2004. È un percorso lungo e senza certezze che mette in gioco il corpo e la mente di chi lo affronta. In questa lettera al suo bambino che grazie alla Pma è nato, l’autrice racconta le varie fasi del percorso che ha portato al suo concepimento: la presa di coscienza iniziale, le speranze, le lunghe attese, le paure di non farcela, il rapporto con il compagno, con i medici, con le amiche. Perché il cammino verso un figlio coinvolge tutti gli aspetti della vita. Questa è una storia con un lieto fine, una testimonianza sincera su un percorso che molti preferiscono tacere.

“Lettera a un bambino che è nato” di Raffaella Clementi. Imprimatur editore.

 

Per le più giovani:

 

Luisa viene da Vienna e tiene i lunghi capelli sempre sciolti sulle spalle, mentre Carlotta è di Monaco e porta le trecce. Queste però sono davvero le uniche differenze tra le due ragazzine, che per il resto sono identiche come due gocce d’acqua. Com’è possibile? Prima di incontrarsi per caso nello stesso campeggio estivo, infatti, Luisa e Carlotta non si sono mai viste. A poco a poco il mistero si dipana e le due scoprono di essere gemelle, divise, ancora piccolissime, dal divorzio dei loro genitori. Ora che finalmente si sono ritrovate, quindi, Luisa e Carlotta decidono che non si separeranno mai più e studiano un piano infallibile per far tornare insieme mamma e papà.

“La doppia Carlotta” di Erich Kästner. Piemme editore.

 

 

E, infine … alcuni e-book per le donne più tecnologiche:

“Come organizzare serate e eventi di successo” di Tiziana Rocca. Sperling & Kupfer editore.

Quando anche un evento privato diventa l’occasione per una perfetta organizzazione.

http://www.inmondadori.it/Come-organizzare-serate-Tiziana-Rocca/eai978887339774/

 

“Crea il lavoro che vuoi” di Lucia Giovannini. Sperling & Kupfer editore.

Diventare protagonista di un grande cambiamento imparando a valorizzare se stessa.

http://www.inmondadori.it/Crea-lavoro-che-vuoi-Lucia-Giovannini/eai978887339721/

 

 “Quello che mi lega a te” di Beth Kerry. Sperling & Kupfer editore.

Hot ma di nascosto! Tutti ne parlano e tutte lo leggono, in ebook ancora meglio.

http://www.inmondadori.it/Quello-che-mi-lega-a-te-Beth-Kery/eai978887339736/

 

“Tu, per ora #persempre” di Laurie Frankel. Sperling & Kupfer editore.

L’avresti voluto dire… e non l’hai fatto. Ecco una storia sulle possibilità perdute, per le quali si può continuare a sperare.

http://www.inmondadori.it/Tu-per-ora-persempre-Laurie-Frankel/eai978887339740/

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