Autore: Melina Scalise
Data di pubbl.: 2022
Casa Editrice: Oltre edizioni editore
Genere: favola
Pagine: 106
Prezzo: 26.00
Una delle cose più belle che ricordo della mia infanzia sono le favole. Ho avuto la fortuna di avere una nonna che passava i pomeriggi a raccontarmi le favole e le fiabe classiche (italiane e non) ed è proprio ascoltando questi racconti che è nata la mia passione per la lettura. Non fu solo la presenza di questa persona speciale, sia chiaro, ma il ricordo dei pomeriggi assolati con in mano pane, burro e zucchero e le storie della nonna sono ancora oggi il modello che vorrei riproporre a mio figlio quando arriverà.
Quando si cresce le favole vengono lentamente dimenticate. Le si studia a scuola come genere testuale (come docente mi tocca assistere a schiere di ragazzi che controvoglia leggono i testi sui libri di antologia sconsolati) o ignorate perchè sono qualcosa per bambini. In realtà, le favole nascono come racconto popolare per adulti, per aiutare a riflettere e a distrarsi.
In questo mondo popolato dalla velocità stremante, dove leggere un libro è un lusso (capirlo poi, ancora di più) nessuno scrive più favole. In particolar modo, quasi nessuno le scrive più per noi adulti, che, forse, siamo quelli che avrebbero molto bisogno di una lettura leggera che ci consenta di andare a dormire nel modo migliore.
Ecco che, dopo una lunga digressione, arrivo a parlare di questo libro “Favole della Notte” di Melina Scalise, piubblicato da OltreEdizioni, un testo semplice che unisce la bellezza del genere favolistico alla profondità della ricerca della vita e del senso.
Ogni favola è accompagnata da una illustrazione e ogni morale ritrovabile nel testo è un invito a cercare un senso nuovo nella nostra quotidianità.
Sicuramente queste favole (che poco hanno in comune con quelle che si leggono ai bambini) sono una lettura gradevole, scritte con uno stile semplice e senza essere pretestuose. Non vogliono insegnanre nulla, non sono metafore di Verità rivelata, solo timidi richiami a rallentare e a godersi la quotidianità con maggiore semplicità tronando ad esercitare la nostra facoltà più grandiosa e liberatoria: l’immaginazione.