Eudeamon – Erika Moak

Titolo: Eudeamon
Autore: Moak Erika
Casa Editrice: Zero91 Edizioni
Genere: Fantascienza
Pagine: 320
Prezzo: 15
La giornalista Katrina Nichols è alla ricerca della verità sul progetto Banishment: una nuova forma di sistema carcerario in cui i detenuti non sono chiusi in cella; sono in libertà all’aria aperta. Prima di essere “liberati” subiscono un trattamento speciale: vengono ricoperti dal Banesuit, una tutina in lattice, gli viene messo un casco a protezione del computer, il Custodian, che gli viene impiantato nel cervello.

Lo scenario che si presenta ricorda un po’ Matrix; le macchine acquisiscono coscienza e allevano gli uomini per trarne energia. In cambio, attraverso stimolazioni neuronali artficiali, danno alle persone la sensazione di vivere una vita normale. Per andare fino in fondo a questa storia, Katrina si sottopone al trattamento.

I primi mesi trascorrono…dolorosamente lenti e solitari; finché Katrina-Bane salva un bimbo da un incendio devastante. Da questo momento la vita di Katrina cambia completamente: rinasce come katrina/Inverno…finalmente anche lei ha il suo Eudeamon, l’altra metà di sé, il suo angelo.

“Sapeva tutto quello che amava e che detestava. La vedeva, vedeva dentro di lei e sapeva tutto. Tutto. Ma non la giudicava.  La cosa, lei accettava assolutamente tutto quello che trovava. […] Da dietro la schiena di Inverno si materializzarono due grandi ali piegate.  Si aprirono completamente davanti agli occhi di Katrina.  Erano coperte di piume di lattice nero, così soffice e sottile  da diventare translucide lungo i bordi.”

Il romanzo affronta tanti temi diversi: morte, lotta per la vita, amore incondizionato, solitudine, unione per raggiungere il bene comune… La storia lascia spazio alle interpretazioni più disparate, non esiste un’unica chiave di lettura. E’ sicuramente un romanzo interessante, un esperimento attraverso i sentimenti umani, le sensazioni più nascoste e mondi lontani nello spazio e nel tempo. La difficoltà di descrivere il disagio di vivere in una pelle non propria riesce bene alla Moak, sicuramente grazie al suo vissuto personale; il risultato è la sensazione claustrofobica di impotenza trasmessa al lettore, anche se alla fine la vicenda non è del tutto convincente.

Il romanzo di Erika Moak nasce come racconto online scritto per se stessa. Attraverso il passaparola e un giro di contatti, Zero91 ha deciso di regalarlo al pubblico italiano.

 

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