La tendenza low cost di quest’ultimo periodo sembra non aver risolto i problemi di editori e librerie. Marino Buzzi (libraio di catena), sul blog Cronache dalla libreria lancia l’allarme: “Le librerie indipendenti chiudono una dopo l’altra, appare qualche articoletto su qualche giornale, qualcuno rimpiange la vecchia e piccola libreria però poi il libro lo si va a comprare solo dove c’è lo sconto. E lo so che c’è la crisi ma almeno smettiamola di fare gli ipocriti. Le librerie rimangono aperte se qualcuno entra a comprare. Punto”.
Dal canto suo prova a ribattergli Sandro Ferri, editore di E/O: “Dal prossimo autunno partirà una campagna di rifornimento del catalogo con un forte sovrasconto che andrà a sommarsi a quello che già pratichiamo. Uno sconto in cambio del quale non chiederemo un taglio in proporzione del prezzo al pubblico, ma che andrà tutto a favore della libreria”. E ancora: “Andremo a incidere sensibilmente sui tempi di pagamento degli ordini che verranno allungati significativamente, così che il libraio possa tenere i libri in negozio con margini di sicurezza più ampi“. Anche altre case editrici seguiranno questo esempio? Staremo a vedere, questa deforestazione di librai non ci piace nemmeno un po’, ma la cosa peggiore è che sembrano spariti i lettori.