Ecco i vincitori del Premio Letterario Bruno Cavallini

Il poeta friulano Pierluigi Cappello, Eleonora Cavallini (critica della cultura) e il giornalista dell’Espresso Tommaso Cerno (attualità), sono i vincitori dell’annuale edizione del Premio Letterario «Bruno Cavallini», istituito da Vittorio Sgarbi dal 1996 a Barcis.

Un riconoscimento speciale alla carriera è stato assegnato allo scrittore sloveno triestino Boris Pahor, che nell’agosto scorso ha festeggiato i 100 anni.

Il Premio ha origine dal legame di amicizia e dall’affinità intellettuale tra lo zio di Vittorio Sgarbi, Bruno Cavallini, e Antonio Piromalli. Quest’ultimo è stato nella giuria del “Premio letterario nazionale Giuseppe Malattia della Vallata”. Vittorio Sgarbi partecipò alla consegna del riconoscimento nel 1996 a Barcis e notò nella giuria l’amico di suo zio e della sua famiglia: da lì l’idea di creare un premio per ricordarlo. Bruno Cavallini nacque il 26 maggio 1920 a Santa Maria di Codifiume, nel comune di Argenta, fu docente di storia dell’arte, poi di italiano e latino e preside a Ferrara e Milano, dove morì il 1° aprile 1984.“Bruno Cavallini – ricorda Elisabetta Sgarbi, sorella di Vittorio e direttore editoriale Bompiani -, letterato e docente ferrarese, è stato uno zio fuori della norma e vorrei dire anche “segreto” per me. Era una figura carismatica, e il suo carisma si imponeva immediatamente a chi parlasse con lui. Alieno da ogni scuola di pensiero che non fosse riconducibile al semplice (ma di quale “semplicità”!) amore della Classicità, viveva con una intensità che oggi non si dà più, di fatto, e se si dà è cosa rarissima, l’eccezione per antonomasia. Credo abbia lasciato di sé non solo il rimpianto di chi gli ha voluto bene, e in questo modo lo restituisce costantemente alla memoria, ma anche un segnale etico, che concerne uno stile di pensiero e, anzi, di “convivialità” del pensiero. Proprio secondo il modello platonico. Mio zio era, in fondo, un “antico” greco, il testimone di una civiltà del gusto e della ragione a cui possiamo ancora oggi riferirci rievocando la bellezza della sua persona”.

Il Premio, seppur nato a Barcis, da qualche anno è stato trasferito a Pordenone, al convento di San Francesco, dove sabato 9 novembre sarà consegnato direttamente da Vittorio Sgarbi e dalla sorella Elisabetta.

Tra i vincitori delle passate edizioni Alain Elkann, Pino Roveredo, Lucio Dalla, Mauro Corona, Pierluigi Panza, Claudio Magris, Folco Quilici, Roberto Vecchioni, Alice e Maurizio De Giovanni.

L’iniziativa è organizzata con il patrocinio della Regione, della Provincia di Pordenone, dei Comuni di Pordenone e di Barcis e della Pro Barcis.

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