Ormai da qualche anno l’ebook è diventato un oggetto presente nella vita quotidiana di molti booklovers, ma vi siete mai chiesti come funziona, come fanno a comparire le parole sullo schermo? La tecnologia che sta dietro a questi piccoli tablet è stata creata nel 1996 da Joe Jacobson il quale ha dato vita all’E-ink, l’inchiostro elettronico. Questa nuova tecnologia non è dotata di una retroilluminazione come i classici tablet, al contrario è formato da due fogli di plastica trasparenti che contengono migliaia e miglia di microcapsule. Ognuna di queste microcapsule, del diametro di 0,3 mm, contiene un fluido chiaro nel quale sono immerse delle particelle bianche, con carica positiva, e in nero, con carica negativa. Nel momento in cui si viene a creare un campo elettronico, positivo o negativo, le particelle iniziano a muoversi rendendo la superfice bianca o nera. Grazie all’utilizzo di questo schermo, dysplay bistabile, la batteria dura a lungo poiché le immagini restano sullo schermo anche quando tutte le fonti di alimentazione verranno rimosse. Questo significa che lo schermo andrà a consumare energia solo nel momento in cui c’è un cambiamento, ad esempio quando si gira pagina. Al contrario di quello che pensano in molti questi dispositivi non sono assolutamente dannosi.
Ecco come funziona l’inchiostro elettronico degli ebook
9 febbraio 2015