Presto anche l’Italia potrebbe ridurre l’Iva sugli eBook. Secondo indiscrezioni, il Ministro dei Beni culturali Dario Franceschini nel Decreto legge per la tutela e lo sviluppo del patrimonio culturale avrebbe previsto, tra le altre cose, anche l’abbattimento dell’Iva per i libri digitali al 10%. La notizia non ha ancora ricevuto conferma ma, se così fosse, segnerebbe un importante passo avanti del nostro Paese per il rilancio dell’industria digitale. Sappiamo che la materia è di competenza europea, ma il Ministro potrebbe voler dare ‘una scossa’ alla Ue per poi intervenire più concretamente durante il semestre di presidenza italiana: Francia e Lussemburgo, per aver ridotto l’Iva sugli eBook, sono incorsi in una procedura di infrazione, ma questo non ha fermato i due Paesi che non hanno fatto alcun passo indietro a riguardo. Franceschini dimostra ancora una volta la sua grande sensibilità per questi temi e, se il provvedimento fosse approvato, sarebbe il primo Ministro ha mettere nero su bianco la riduzione dell’Iva, raccogliendo le richieste degli editori che da tempo domandano l’equiparazione tra libri di carta (Iva al 4%) ed eBook (Iva al 22%). Una misura che servirebbe anche a mettere le imprese italiane nelle condizioni di competere con le aziende straniere che hanno sede in Lussemburgo e pagano il 3% d’IVA, come Amazon. Una condizione di privilegio per le web company che oltretutto ricorrendo ad aggressivi sistemi di ottimizzazione fiscale si sottraggono in tutto o in parte al pagamento delle tasse, rendendo davvero difficile concorrere con loro. Il DL dovrebbe essere discusso nel prossimo Consiglio dei Ministri ma, intanto, Franceschini è al lavoro per cercare la copertura finanziaria del suo provvedimento.
Ebook: Franceschini punta ad abbattere l’Iva
21 Maggio 2014