Autore: Marcello Buttazzo
Data di pubbl.: 2023
Casa Editrice: I Quaderni del Bardo edizioni
Genere: Poesia
Pagine: 80
Prezzo: € 10,40
E se nel giallo ti vedrò nella produzione poetica di Marcello Buttazzo occupa un posto a parte.
Questo suo nuovo libro fresco di stampa, che è un altro viaggio nella nella parola attraverso l’osservazione dei colori, ha una cifra evocativa più forte.
Il lirico Buttazzo ci regala evocazioni rigorose e taglienti sul nostro tempo con una parola che dà voce a un profondo sentire, quello del poeta che scrive non dimenticando di trafiggere il reale con una tenerezza che ha in sé una passione.
Marcello Buttazzo mette a nudo il suo cuore, scava nel muro della terra ferita e dilaniata, cerca nella voce degli ultimi il senso che fa muovere la terra, cerca con la parola l’amore e il bene di cui il mondo ha bisogno.
Dopo l’azzurro dei destini e il rosso delle passioni militanti e amorose, Marcello questa volta ci porta nel giallo, colore – simbolo di una rinascita e di una luce che va cercata con i gesti e le parole.
La poesia di Marcello Buttazzo nel giallo di una stagione totale è colma di gesti.
Ogni sua parola ha l’intento di essere e di stare nel tempo. Il poeta non si allontana mai dal proprio tempo, ne canta gli orrori, le mancanze, scruta l’orizzonte, attraversa la sua notte in cerca di un bagliore, quel giallo di cui abbiamo bisogno per non spegnerci definitivamente nelle infinite scale di grigio.
«E se nel giallo / ti vedrò/ sarà per tenere / acceso il sole».
Per Marcello Buttazzo la poesia è uno zibaldone di colori. Questa volta il poeta trova nel giallo la ragione per scrivere la sua poesia che è sempre un guadare fino in fondo le ragioni dell’umano.
«Ci saluteremo / ai margini del mondo / l’umanità randagia / intona sempre / inni / di sentimento».
Il poeta guarda la vita degli incerti cammini e allo stesso tempo non smette di credere nell’umano nonostante la dilaniante distruzione di cui siamo capaci.
Non smettere mai di credere nell’uomo e nell’arrivo «delle rondini libertarie e anarchiche».
Qui troviamo il lirismo civile di Marcello Buttazzo, che con le sue incursioni nel giallo si conferma un poeta che sa stare nel mondo con ragioni colme d’amore.
«Lo so, / siamo esseri umani, / la parola /non è mai spenta».
Con questi splendidi versi Buttazzo chiude E se nel giallo ti vedrò.
Caro Marcello hai ragione, la parola della poesia non si spegne, nonostante i ripetuti oscuramenti
Vibra e noi dovremmo umilmente metterci in ascolto Essendo umani e non bestie feroci.
Allora, vediamoci nel giallo, e teniamolo acceso il sole in questa grande notte. Anche noi confidiamo nella parola che non si spegne, nella poesia (e nei suoi colori) che ci fa sentire vivi e che fa dell’esistenza una torcia di splendore.