E’ nata una star? – Nick Hornby

Titolo: E' nata una star?
Autore: Honrby Nick
Data di pubbl.: 2010
Casa Editrice: Guanda
Genere: Racconto
Traduttore: Silvia Piraccini
Pagine: 80
Prezzo: 10

Un giorno Lynn trova nella cassetta delle lettere un dvd accompagnato da un biglietto: lo legge e scopre che la mittente è la sua vicina di casa, Karen, che la porta a conoscenza di un fatto che sconvolgerà la giornata (e la vita) della nostra voce narrante. Il dvd, infatti, è un film porno. Questo oggetto già di per sè desta imbarazzo, ma se poi si scopre che il protagonista della pellicola  è nientemeno che il proprio figlio, il disagio risulta solo il minore dei problemi. Pare infatti che il ragazzo vanti una “dote particolare”…

“Sapete com’è quando si hanno dei figli. Di loro si pensa il peggio solo quando non c’è scelta”  p.11

Ed è così che Karen e Dave, il marito, si trovano inaspettatamente ad affrontare qualcosa che non avevano calcolato, che non era nei loro piani nè tanto meno nelle aspettative coltivate per Mark, quel ragazzo un po’ tontolone e pasticcione che ha trovato, attraverso “La leggenda de re trombatore”, il modo di riscattarsi e mettere a frutto ciò che egli definisce “il suo talento”.

Racconto breve ed intenso, si legge rapidamente e porta senza dubbio alla riflessione. La narrazione, oltre ad essere molto fluida, è ricca di umorismo e simpatia e il lettore è portato ad entrare nella psicologia e nel modo di ragionare della madre Lynn, a percepire le sue difficoltà e a vivere il suo percorso di accettazione della strana cosa capitata al figlio. Alla fine ad essere maggiormente  contrariato risulta Dave, il padre: è proprio questo l’aspetto contrale del libro.

La lettura è consigliata ai figli per capire meglio il modo di pensare dei genitori, ma anche a tutti i genitori perchè spesso capita che le aspettative riposte nei propri figli non vengano soddisfatte. Tutto ciò, però, non si traduce necessariamente in un male, ma semplicemente in qualcos’altro, qualcosa di non previsto.


Riccardo Barbagallo

Lavoro da qualche anno nell'editoria, mi occupo di comunicazione per editori e autori e sono un digital addicted. Al contrario di altri, non mi posso definire un lettore da sempre, 'La coscienza di Zeno' in prima media è stato un trauma troppo forte da superare per proseguire serenamente la relazione con la lettura. Più avanti ho deciso di leggere un libro per piacere, e non per obbligo, ed è stato lì che ho capito quale sia la vera forza della lettura: la capacità di emozionare. Credo che sia questo il segreto, se così possiamo definirlo. Non ho più smesso.

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