Dopo l’edizione di quest’anno calerà il sipario sulla conferenza Toc – Tool of change promossa dall’editore Tim O’Reilly. Secondo quanto dichiarato da una nota dello stesso fondatore, «la formula della conferenza non sia più la migliore per continuare a essere un punto di riferimento per la crescita professionale degli addetti ai lavori, senza contare che nel corso degli anni le conferenze editoriali sono andate incontro ad una vera e propria proliferazione, minando di fatto il bacino d’utenza del Toc».
La toc è stata per anni un vero e proprio punto di riferimento per tutti gli editori e gli addetti ai lavori che gravitavano intorno al mondo dell’editoria. Questo però non significa che O’ Reilly abbia smesso di provare interesse per questo campo: sembra che l’editore voglia riportare il proprio focus sulla produzione di software per l’editoria che lo ha caratterizzato fin dalle origini.
Sembra che il nuovo progetto sia già partito: si chiama Atlas, una piattaforma di scrittura collaborativa che dovrebbe essere in grado di convertire in modo rapido e semplice i contenuti immessi in qualunque formato di pubblicazione (compreso il print-on-demand) e che potrà essere utilizzata anche come una piattaforma di lettura on line, su cui l’editore lavora già da qualche anno.