Titolo: Delitti d’acqua dolce
Autori: Ambretta Sampietro e Luigi Pachì
Editore: Lampi di Stampa
Pagine: 286
Anno di pubblicazione: 2012
“Venti racconti torbidi come le acque del lago, venti misteri nascosti sul fondo melmoso del Verbano” (Bruno Morchio)
Tutto è iniziato nella primavera del 2012 quando la giornalista Ambretta Sampietro in collaborazione con la Città di Stresa e il Giallo Mondadori ha lanciato il concorso GIALLOSTRESA. Il bando prevedeva la scrittura di un racconto breve ambientato a Stresa e frazioni, Lago Maggiore. Tra gli 81 racconti che sono pervenuti agli organizzatori quello di Maurizio Gilardi , L’onda del Castello, ha vinto il primo premio ed è stato pubblicato sul n. 3065 del Giallo Mondadori mentre 20 dei racconti finalisti sono stati raccolti in un’antologia Delitti d’Acqua Dolce, pubblicata nel novembre scorso da Lampi di Stampa e curata da Ambretta Sampietro e Luigi Pachì, supergiurati di GIALLOSTRESA.
Alcuni racconti appartengono ad autori al primo approccio con il mondo della scrittura, altri a scrittori già affermati nel panorama del giallo italiano. A scrivere i racconti in giallo sono Mercedes Bresso, Sergio Cova, Andrea Dalla Pina, Rossana Girotto, Riccardo Landini, Francesco Manarini, Massimo Rodighiero, Adele Marini, Antonella Mecenero, Sabrina Minetti, Samuele Nava, Carlo Parri, Emiliano Pedroni, Maurizio Pellizzon, Piergiorgio Pulixi, Silvio Raffo, Sergej Roic, Elena Sedin, Federico Spinozzi, Gianluca Veltri e Maurizio Gilardi.
I racconti a tinte gialle narrano di delitti e di intrighi insospettabili, di storie di gelosia e di adulterio, di solitudine e di ossessione che turbano l’apparente quiete della cittadina lacustre, nota meta del turismo soprattutto internazionale, e ne danno un’immagine inedita, complice l’atmosfera misteriosa e affascinante del lago.
A risolvere i casi ci pensano investigatori professionisti e per caso, marescialli dei carabinieri ma anche bloggers e giornalisti. Alcuni casi sono risolti e gli assassini assicurati alla giustizia, altri invece restano in sospeso. I fatti sono tutti inventati, si precisa nella prefazione. Assolutamente veri però sono i luoghi in cui gli autori hanno ambientato le loro storie: le vie del centro, gli hotel e le ville storiche, la stazione, il lungo lago, le Isole Borromee e il Mottarone così come alcuni souvenir a cui i turisti che leggeranno quest’antologia non avranno sicuramente potuto sottrarsi. C’è chi ambienta un racconto durante la maratona che si corre ogni anno tra Stresa e Pallanza e chi immagina di far incontrare Sherlock Holmes con la Regina Margherita di Savoia che soggiornò a Stresa per molti anni.
Gli estimatori e i residenti della zona si divertiranno nel riscoprire i luoghi che ben conoscono sotto una luce diversa e un po’ sinistra. A chi invece a Stresa e sul Lago Maggiore non ci è ancora stato verrà voglia di visitarla e di scoprire i luoghi e i sapori di cui ha letto.
La brevità dei racconti amplifica l’atmosfera di suspense, accorcia i tempi di risoluzione di un enigma e cattura l’attenzione di chi legge. L’idea di un’antologia io l’ho trovata perfetta soprattutto per chi viaggia. 286 pagine in un formato che è quello di un normale romanzo, il tempo medio di lettura per ciascun racconto 15- 20 minuti.
I diritti d’autore di Delitti d’acqua dolce sono destinati al progetto di ristrutturazione dei giardini di Villa Taranto, sul Lago Maggiore, non lontani dai luoghi dove sono ambientati i gialli. Villa Taranto è stata purtroppo gravemente compromessa dalla tromba d’aria che si è abbattuta su Verbania lo scorso agosto.