Dal 19 al 25 aprile, il Multisala Cinema Massimo di Torino ospiterà la 28a edizione del Torino GLBT Film Festival – “Da Sodoma a Hollywood”.
L’idea di un festival interamente dedicato al cinema con tematica omosessuale nasce nel 1981 da Ottavio Mai e Giovanni Minerba: decisi a reagire a un certo cinema che utilizzava il “personaggio” omosessuale in ruoli marginali e/o, addirittura, a dir poco offensivi, girarono in video il loro primo film Dalla vita di Piero; invitati successivamente a vari festival internazionali, si resero conto che moltissimi e importanti film a tematica GLBT non arrivavano in nessun modo in Italia. La proposta di un Festival italiano che valorizzasse queste tematiche, però, non incontrò l’approvazione degli enti locali, Regione Piemonte, Provincia e Comune di Torino e Mai e Minerba dovettero attendere il 1986 per veder riconosciuto e attivato il loro coraggioso e innovativo progetto. Da allora il Torino GLBT film Festival ne ha fatta di strada: diventato ufficialmente festival nel 1989, nel 1990 ottiene il riconoscimento del Ministero del Turismo e dello Spettacolo; dal 2006 il Festival ricade sotto la gestione amministrativa del Museo Nazionale del Cinema di Torino, richiamando pubblico da tutta Italia e vedendo aumentare di anno in anno il numero dei partecipanti. L’iniziativa, inoltre, vanta negli anni alcune importanti collaborazioni con cantanti (tra cui Patty Pravo, Noemi, Arisa e i Negramaro), ballerini e coreografi (come Matthew Bourne) e artisti del calibro di Ugo Nespolo, che ha realizzato l’immagine grafica del 25° anniversario della manifestazione.
Quest’anno il panorama non è da meno, ospitando in prima serata il cantautore Roberto Casalino (autore, fra gli altri, del brano “L’essenziale” per Marco Mengoni) e il fumettista e scrittore tedesco Ralf König, uno dei più celebri autori a tematica gay al mondo. Le successive serate vedranno poi l’assegnazione del Premio “Dorian Gray” alla carriera a Ingrid Caven, il giudizio delle tre le sezioni competitive (Concorso Lungometraggi, Concorso Documentari e Concorso Cortometraggi) valutate da tre giurie internazionali, il Queer Award, i Focus (sezioni dedicate ai coraggiosi tentativi di far emergere nel cinema, in diversi contesti, le tematiche GLBT), due eventi speciali “Interior. Leather bar” e “Bullismo, al centro del bersaglio”, Cinemascape, Open eyes (sul mondo dell’omosessualità femminile e le tematiche nei film per bambini), una sezione Vintage e, ultimo ma non meno importante, A qualcuno piace…libro.
La sezione, dedicata alla letteratura a tematica GLBT e curata da Gerry Ferrara, propone incontri, presentazioni e reading presso la libreria Feltrinelli di piazza CLN di Torino. Sabato 20, sarà presentata la graphic novel “Negli occhi il CINEMA, nelle mani l’AMORE” di Giovanni Minerba con Elsi Perino e Mattia Surroz, per far conoscere e ricordare l’autore e organizzatore, nel ventennale della scomparsa. Lunedì 22, Mabel Morri, artista riminese, racconta una storia d’amore che svela l’universo omosessuale al femminile con il suo “Cinquecento milioni di stelle”. Martedì 23 “Fisica quantistica della vita quotidiana” di Piergiorgio Paterlini porterà i lettori alla scoperta di 101 microromanzi dai protagonisti e situazioni più disparate, il cui centro sono i temi della sessualità e dell’amore. Infine mercoledì 24, il movimento di liberazione gay intreccerà la disco music anni ’80 in “Crisco Disco • Il ragazzo a quattro zampe” di Simone Bisantino.
Il sito principale, su cui trovare nel dettaglio programma, costi e personalità coinvolte è http://www.torinoglbtfilmfestival.it/.