Titolo: Cronache di piccoli miracoli
Editore: Nord
Traduttore: Paolo Falcone
Genere: romanzo
Pagine: 359
Data di Pubblicazione: 2013
Prezzo: € 16,90
Mary è un’anziana vedova che vive in solitudine, quasi reclusa, in una grande casa su una collina, nella cittadina di Mill River. Una violenza subita da giovane e un matrimonio infelice hanno minato la sua sicurezza: Mary soffre di una grave fobia sociale e ha paura delle persone, non riesce a frequentare gli estranei e non è disposta ad avere contatti con l’esterno.
Sfigurata nel volto dal marito Patrick con un atto di folle violenza, Mary appare ai suoi concittadini come una donna solitaria e misteriosa; molte sono le chiacchiere che circolano sul suo conto: nel corso degli anni la vedova diventa una specie di leggenda vivente e viene addirittura additata come una strega. Le uniche persone che hanno conquistato la fiducia di Mary sono il nonno di Patrick, Connor, che alla morte del nipote fa in modo che la ragazza possa disporre di un ingente patrimonio per non aver mai problemi economici, e un prete, padre Michael O’Brien. Il prete, che nasconde un piccolo segreto, sarà l’unico vero amico di Mary, quasi un fratello, capace di portare un po’ di calore nella solitudine della donna.
Sebbene viva come una reclusa, Mary non disprezza la sua comunità: tramite i racconti di padre O’Brien, infatti, la donna viene a conoscenza delle vicende dei suoi concittadini e partecipa con affetto alle loro vite. E’ felice per la nascita delle gemelle di Ruth, la pasticcera che prepara delle indimenticabili crostate di ciliegie. Si commuove per il coraggio dell’agente Hansen, che cresce da solo la figlia Rowen dopo la morte della moglie; è felice per l’arrivo di Claudia, la nuova maestra piena di entusiasmo e di affetto per i suoi alunni.
La donna, tuttavia, non si limita ad osservare quanto accade intorno a lei: disponendo di un grande patrimonio economico, Mary si prodiga silenziosamente per aiutare la sua comunità. Atti di grande e anonima generosità si verificano nel corso degli anni, “piccoli miracoli” che lasciano piacevolmente stupiti gli abitanti di Mill River. Doni che arrivano proprio quando ce n’è più bisogno, senza chiedere nulla in cambio, come se un angelo custode vegliasse su tutta la comunità. Pannolini per i neonati, spese mediche saldate, biglietti di auguri dei bambini, addirittura un televisore a colori per ogni famiglia… Mary sa che “anche il più piccolo gesto di affetto viene ricordato.” (pag. 342)
Quando, in seguito ad una lunga malattia, la donna morirà, i suoi concittadini dovranno fare i conti con quella che, a loro insaputa, è stata una presenza che ha influenzato le loro vite, lasciando in eredità un grande insegnamento: “è la bontà ad unirci. Come amici, come vicini, come membri della stessa famiglia. Come esseri umani.” (pag.342)
Una piacevole storia sui buoni sentimenti, un romanzo che tocca l’anima senza essere stucchevole. Con uno stile limpido l’autrice affronta temi difficili come le violenze domestiche, le fobie psicologiche, i soprusi psicofisici, ma, nel contempo, ci parla di sentimenti speciali come amicizia, amore, perdono e cura del prossimo.