Autore: Alida Airaghi
Data di pubbl.: 2022
Casa Editrice: AnimaMundi edzioni
Genere: Poesia
Pagine: 117
Prezzo: € 12,00
Alida Airaghi ha una voce tutta sua nella poesia italiana contemporanea. Mi piace molto la sua riconoscibilità che abbraccia nell’intuizione molteplici registri di scrittura: il suo verso sempre evocativo ha una grazia del pensiero.
Consacrazione dell’istante è la sua ultima raccolta uscita per i tipi di AnimaMundi edizioni.
La poetessa scava nel tempo per cercare di misurare l’istante. Airaghi si legge dentro. Dalla poesia che a lei si offre come un dono immeritato prende tutto della materia vivente.
Ogni suo verso di questo libro denso di suggestioni diviene nell’istante che racconta.
Presenza e assenza si giocano a scacchi la partita della vita: «Dall’assenza, da ciò che prima non c’era: /semplicemente il niente. / Da lì veniamo / dalla nostra esistenza. E in essa torniamo, / incoscienti, nemmeno spaventati».
Questi sono i versi inziali della più bella poesia del libro e dove, a mio avviso, si trova il nucleo tematico centrale della riflessione sull’istante.
Tutto si gioca nell’istante e Alida Airaghi entra nel labirinto del tempo per attraversare attraverso gli eventi il mutamento, cavalcando qui e ora la poesia schietta dell’accadere.
Tutta la vita che viviamo e sprechiamo ci appare ogni giorno nell’istante, che può essere un finale oscuro, ma anche l’unico momento in cui è possibile che la nostra assenza si riveli.
Consacrazione dell’istante è un canzoniere delle piccole cose, una mappa dell’esistere in cui la poetessa compie un viaggio nel tempo e rivolge al lettore un appello accorato, quasi a voler condividere con lui l’adesso e il qui di quella meravigliosa poesia dell’istante che tutto afferma e tutto nega e noi nel suo solco non siamo altro che l’attraversamento con tutte le nostri fragili imperfezioni.
L’istante potrebbe essere il punto in cui il tempo incontra il non tempo, in cui ogni cosa che noi siamo si perde nel nulla o rinasce.
Alida Airaghi sceglie la poesia per consacrare laicamente l’istante, quel qualcosa che accade fuori e dentro di noi.
L’istante è soprattutto la poesia che accade. L’istante ci fa comprendere, come scriveva Paul Celan, la poesia che viene al mondo ci giunge carica di mondo.
Anche la poesia di Alida Airaghi è carica di mondo e noi mentre la leggiamo non possiamo fare a meno di cogliere il respiro del suo istante per sentirci vivi, presenti e veri.
Perché l’istante svanisce e torna con la sua prepotenza l’effimero. Da tutta questa assenza dalla quale veniamo, non lasciamoci rubare la poesia dell’istante ( «Si tratta sempre di inizio e fine; in mezzo c’è solo l’istante», ancora Paul Celan), consacriamola alla verità prima che la parola torni a vacillare per sempre.