
Data di pubbl.: 2024
Traduttore: Francesca Signorello
Pagine: 249
Prezzo: € 16,00
Il mondo in cui viviamo è diventato una distopia. E la distopia è in mezzo a noi.
Agustina Bazterrica in Cadavere squisito racconta la peggiore delle distopie contemporanee: l’uomo che sbrana il suo simile.
In questo romanzo la scrittrice argentina immagina l’estinzione degli animali per mezzo di un virus e i governi di tutto il mondo legalizzano il cannibalismo con l’istituzione dell’allevamento, della produzione, della macellazione e della lavorazione della carne umana.
Il mondo diventa un grande mattatoio e Marcos, il protagonista, lavora in uno di questi dove appunto si mette in atto il massacro di carne umana.
La scrittrice ci conduce nel mercato della carne e attraverso le vicende di Marcos descrive il nuove ordine mondiale del capitalismo che appunto si basa sul cannibalismo, la nuova frontiera di un futuro macabro.
Pagine crudeli e estreme in cui Batzerrica si spinge oltre e ci mostra senza alcuna finzione fino a che punto può spingersi l’essere umano e diventare orribile e disumano, assassinando qualsiasi morale, diventando la bestia trionfale di un massacro di sangue.
Per l’autrice cannibalismo e capitalismo sono la stessa cosa, e guardando alla caduta nel tempo di questo nostro pianeta sporco di sangue come non dargli ragione.
Nel romanzo il consumo degli esseri umani diventa una pratica consolidata: vengono creati appositi luoghi di allevamento, veri e propri mattatoi in cui la carne umana viene lavorata e nessuna delle sue parti sprecata.
Cadavere squisito è un romanzo brutale, crudo (dettagliate le descrizioni di abbattimento e di macellazione) che mette in mostra la disumanizzazione del genere umano, che diventa l’elemento rilevante di un processo produttivo cannibale.
Agustina Bazterrica fa annusare al lettore l’odore del sangue umano fino a avvertire il disgusto di questo massacro che agli occhi della realtà non sembra poi tanto distopico.
Il finale non lascia speranze, nessuna via d’uscita si intravede: già da molto tempo ci stiamo mangiando a vicenda, ci stiamo sbranando e il leviatano del capitalismo ci sta convincendo che la nostra carne è squisita.
«Questo romanzo è una riflessione su cosa sia il capitalismo e come ci insegna a naturalizzare la crudeltà».
Augustina Batzerrica in Cadavere squisito ci porta in un mondo in cui si mangia carne umana e il cannibalismo è il punto di non ritorno di una disumanità senza precedenti.
Un romanzo potente e crudele uno schianto di nervi che racconta il punto zero del pensiero e di noi che ci mangiamo a vicenda, ci sbraniamo di guerra in guerra.
Bazterrica ci fa vedere il sangue umano che scorre, ci mette davanti alla nostra crudeltà, che ci appartiene come la ferocia di cui siamo capaci.
Il romanzo di Bazterrica è una provocazione che non possiamo non accogliere. Perché, come dicevamo, la distopia è in mezzo a noi, e noi siamo la distopia.