
Autore: Albino Console e Mariasole Orrico
Data di pubbl.: 2019
Casa Editrice: Villani Libri
Genere: Raccolta di racconti
Pagine: 82
Prezzo: 9,90 €
Dalle nostre paure possiamo trarre forza. D’altronde, ci spaventa tutto ciò che appare impenetrabile. Non è solo la paura del mistero a prendersi gioco di noi, ma anche non accettare di essere un mistero. Così, Brividi, raccolta di racconti scritta a quattro mani da Albino Console e Mariasole Orrico, si pone questo particolare obiettivo: narrare di ciò che resta celato dietro le tenebre della mente e del mondo.
Cosa c’è di più ancestrale della paura del buio? Partiamo proprio dall’oscurità ed entriamo nei meandri della psiche umana. Spesso e volentieri buio è sinonimo di cecità. Non vedere è brancolare nella notte della coscienza; proprio in questo luogo privilegiato si annidano i mostri che ci perseguitano per tutta la vita. Essi nascono e muoiono con noi. Sono creature che assumono le nostre sembianze e si nutrono del nostro non essere.
Il non essere è il luogo in cui siamo entità astratte. Quando la paura di soccombere al cospetto dei nostri mostri fa capolino, i brividi corrono lungo la pelle e ci avvertono che la lotta per la sopravvivenza è iniziata. Molte volte, la paura di una persona diventa terrore collettivo. I resti di questo processo caratterizzano i miti e le leggende dell’umanità. Infatti, i due autori calabresi hanno anche voluto raccontare di alcune storie popolari dell’alto Tirreno cosentino che ancora sopravvivono nell’immaginario collettivo.
La chiave di lettura del libro, però, è psicologica. La paura distorce la percezione. Il mostro è sempre incarnazione di un qualcosa che sta nel nostro Io Diviso, e proprio in questo incontrollabile e schizofrenico movimento dell’inconscio che risiede l’origine del terrore. In fondo, tutto ciò che non riusciamo a controllare ci destabilizza.