Bookcrossing: come far viaggiare i libri

I libri sono compagni di vita, amanti, veicolanti di valori, oggetti del desiderio e di annotazioni a bordo pagina. I libri sono maestri di vita. E quindi, se davvero vogliamo valorizzarli per quello che ci permettono di sperimentare, è parte del nostro – e del loro – dovere condividerli, donarli, prestarli e lasciarli girovagare.

Da quest’idea nasce il bookcrossing, ovvero la “liberazione” dei libri per seguirne il viaggio attraverso le persone che incontrano. In che cosa consiste l’iniziativa? Per cominciare, si parte iscrivendosi – gratuitamente – al sito bookcrossing.com. Durante la registrazione il sistema assegna ad ogni libro un codice univoco (chiamato BCID) che dev’essere poi riportato a mano sul libro. Il codice costituirà la sua identità, e gli permetterà di viaggiare di mano in mano ed essere seguito, commentato, messo nuovamente in libertà in qualche altro luogo pubblico. Lo spirito di questa comunità è quello di costituire una biblioteca in viaggio che permetta l’incontro di vite, pensieri, mani e parole. L’iniziativa risulta curiosa anche da un punto di vista economico, rifacendosi a un topic importante che rivolge l’attenzione verso la pratica del riuso. Quanti di noi hanno scaffali pieni di libri, nonostante sappiano che non li rileggeranno mai? Perché allora non liberarli, permettendo ad altri di vivere le avventure, provare le emozioni e lasciarsi trasportare dal racconto che vi tenuti incollati alle pagine per giorni?

Ecco allora… La prossima volta che avete un attimo di tempo, provate a pensare se per caso non abbiate qualche libro da far viaggiare e… Buona lettura!

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