
Data di pubbl.: 2024
Pagine: 135
Prezzo: € 15,00
Anna Freud, ultima dei sei figli di Sigmund Freud, è una figura davvero interessante e problematica.
Lucrezia Lombardo nel romanzo Berggasse 19. Una donna di nome Anna Freud ( primo titolo della collana Le innominate curata da Annachiara Biancardino) riporta alla luce la personalità e la vita di Anna, che si dedicò alla psicanalisi affascinata dalle ricerche del padre illustre.
Restano i suoi studi fondamentali sulla psicologia infantile e le sue intuizioni sulla psicanalisi ancora oggi hanno una loro validità.
Nelle stanze di Berggasse 19, la via di Vienna dove ha vissuto la famiglia Freud fino all’avvento del nazismo, Anna cresce come donna e resta affascinata dal lavoro psicoanalitico del dottor Freud.
Lucrezia Lombardo con una scrittura precisa e folgorante cede la parola a Anna che scrive una lettera indirizzata a Dorothy Burlingam, persona che è stata importante nella sua vita, prima amica e poi compagna di vita.
Un monologo che assume la forma di una lunga e ininterrotta confessione in cui Anna Freud avverte la necessità urgente manifestare alla sua amata Dorothy la sua gratitudine.
Tutto è iniziato in Berggasse 19 e da quel loro primo incontro sono diventate una cosa sola.
Anna racconta a Dorothy la sua infanzia e la sua gioventù e soprattutto scava nei rapporti che ha avuto con suo padre.
La sua intelligenza brillante e l’indole disubbidiente fanno di Anna una donna complessa. Ma nonostante questo ammira e venera il dottor Freud e la psicanalisi.
Secondo Anna suo padre con la psicanalisi Freud voleva scrutare nel mistero dell’uomo con lo scopo preciso di liberare l’umanità dal male.
Anna apprezza l’idealismo del padre ed è proprio per questo motivo che lei abbraccerà la psicanalisi, diventando dopo la morte di Freud la sua erede spirituale, continuando con determinazione il lavoro importante del padre.
«La mia storia, cara Dorothy, sarebbe sta incomprensibile senza la figura di mio padre, l’unico uomo che io abbia mai amato».
Ecco le parole di Anna che davanti all’intuizione profetica della psicanalisi parla di suo padre come di un uomo colmo di compassione verso il prossimo: la sua vita intera è stata un donarsi agli altri.
La psicanalisi altro non era che la disciplina che più si avvicinava alla decifrazione dei misteri dell’uomo, di cui gradualmente svelava i lati oscuri. Il senso ultimo delle teorie psicoanalitiche era proprio l’amore, inteso come tutto ciò che fa sorgere legami emotivi. L’amore come dono è il vero presupposto della psicanalisi.
Lucrezia Lombardo con una scrittura intrigante e con delicatezza racconta l’inquieta femminilità di Anna Freud (una mente visionaria, una donna sfacciata e scandalosa che ha precorso i tempi, come scrive Valentina Di Corcia nella prefazione).
In Berggasse 19. Una donna di nome Anna Freud, Lombardo ha voluto riportare alla luce la storia di una figlia esule del Novecento e dei suoi drammi.
Questa storia è destinata a restare perché Anna Freud attraverso la sua idea di psicanalisi (sempre professata nel nome del padre) ci insegna cosa significhi amare.