Autore: Vladimir Di Prima
Data di pubbl.: 2020
Genere: Narrativa
Pagine: 112
Prezzo: 10 €
Predestinati o padroni di scegliere? Con il suo romanzo, Vladimir Di Prima dà al lettore la possibilità di riflettere su questa domanda che ognuno di noi si è posto mille volte, ma sia ben chiaro, nessuno si aspetti di trovare una risposta definitiva. Più che altro, lo scrittore siciliano si diverte con questo enigma e crea un personaggio che ben si adatta ad ogni equivoco; così, di fronte a una storia tragicomica, ricca di divertenti colpi di scena, il giudizio scema e viene sostituito da una lettura che richiede la compenetrazione di ogni sillaba del testo.
Il protagonista di questa avventura è Morando, figlio del benessere degli anni ottanta, cresciuto a pane, cartoni animati e idee progressiste inculcategli da genitori illusi dall’inscindibile connubio istruzione-stipendio assicurato. Nonostante tutto, questo ragazzo siciliano conserva anche le sue convinzioni da uomo meridionale virile e pieno di sé. Sta di fatto che, alla soglia dei quarant’anni, Morando è solo un diversamente adolescente, una persona preparata, con un livello di istruzione medio-alto, ma con un lavoro sottopagato e una carriera da giornalista-scribacchino. Tutti aspettano il suo grande balzo, ma proprio lui non ci crede più. Intanto, la sua fidanzata lo lascia, anzi, lo tradisce, e lui cerca altro, o meglio, fugge dal suo borgo siciliano e inizia a vagare per strade che mai aveva percorso e lungo le quali si perderà facilmente.
Il romanzo di Di Prima penetra perfettamente nella generazione dei millennial e, senza veli, ne descrive le tensioni e le paure, perché proprio questi ragazzi che ancora non vogliono crescere, che ancora cercano il loro destino, che ancora sperano, sanno di essere ormai spacciati. Sono loro infatti quelli che stanno pagando lo scotto di un’epoca che tanto ha promesso ma poco ha mantenuto.
E cosa ne facciamo di coloro che ce l’hanno fatta o di coloro che si sono salvati perché hanno saputo riconoscere l’inganno?
È questo uno dei punti cruciali del romanzo. Morando sa di essere stato preso in giro e, come coloro che si svegliano da un sonno profondo, si sente ancora intorpidito, spaesato, incapace di reagire. E così va a zonzo finché il caso non lo porta via con sé, fin quando non comprende che, per fortuna, nulla è come gli avevano raccontato.
Insomma, siamo di fronte a un romanzo ricco di spunti di riflessione, nonostante la scrittura scanzonata di Di Prima. E proprio la leggerezza delle parole aiuterà a immergersi nei tanti significati di quest’opera.