La rivista letteraria TuttoLibri compie 40 anni. Per festeggiare sabato uscirà con un numero speciale di 24 pagine che ne rievocherà la storia.
Come tante testate, che hanno dovuto resistere ed adattarsi ai tempi per sopravvivere, anche TuttuLibri si è evoluta, passando, ora, anche per i tweet. Ma se si fa un tuffo nel passato, per esempio nella sede del Voice Village di New York, immediatamente si riconoscerà un’atmosfera diversa: quella di una rivista che faceva sognare con gli editoriali di Nat Hentoff, le poesie ed i saggi di Pound, Baldwin, Mailer, e con i fumetti di Feiffer e Crumb.
Non da meno è la rivista letteraria francese Cobat, che ha fatto storia nel Novecento, con il premio Nobel Albert Camus come caporedattore: il suo editoriale sulla tolleranza delle idee altrui, stilato durante la Seconda Guerra Mondiale, un po’ ci fa vergognare dei toni isterici del nostro tempo di pace fasulla.
E come non citare fogli di recensioni come il New York Times Book Review statunitense o il Times Literary Supplement anglosassone, con una lista di collaboratori, quest’ultimo, che non ha rivali: Eliot, James, Virginia Woolf, Calvino, Kundera, Highsmith e tanti altri.
Le riviste letterarie di un tempo non nascondevano di essere, in alcuni casi, eccentriche, tanto meno cercavano di celare il rifiuto per la cultura di massa, vista come causa dell’impoverimento culturale, appunto, dei popoli occidentali.
Alla fine, però, la cultura di massa, contro cui i guru delle accademie avevano invano fatto barricata, trionfa con il suo “pro” democratico e “contro” demagogico. Oggi la migliore rivista letteraria è nei tweet che le testate classiche e sperimentali rilanciano: proposte, idee e dibattiti impossibili da reperire in edicola.
Auguri a TuttoLibri!
29 Ottobre 2015