Anche la Cina a “Più libri, più liberi”

Come sapete, il 6 dicembre inizia a Roma “Più libri, più liberi” la fiera della piccola e media editoria. Tra le tantissime iniziative presenti vogliamo ricordare il Fellowship Program, il programma internazionale che permette di promuovere le proprie opere e i propri autori agli editori stranieri e viceversa.

Per la prima volta ci saranno 19 operatori stranieri qualificati, scelti su invito dagli organizzatori e dagli espositori della fiera, che in uno spazio apposito si confronteranno con gli operatori italiani per contrattare sul possibile scambio di diritti. Da quest’anno saranno presenti inoltre tre delegati cinesi, provenienti da tre famose case editoriali (People’s Publishing House, SDX Joint Publishing Co, New Star Press), segno che il paese sta crescendo sotto tutti i punti di vista. A tal proposito, per il 7 dicembre è previsto un interessantissimo convegno dal titolo “Editoria in Cina e in Italia: opportunità di collaborazione. Focus su arte e storia” nel quale i tre delegati parleranno del mercato editoriale cinese, di arte, di saggistica storica e delle possibili cooperazioni con l’Italia.

Dopo il nobel allo scrittore Mo Yan, un altro segnale di apertura verso la Cina, a dimostrazione che la lettura può essere un mezzo fondamentale per superare le barriere culturali.

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