Alessandro Cattelan, conduttore televisivo e radiofonico, presenta il suo terzo libro “Quando vieni a prendermi?” (edizioni Mondadori) .
La sala della Fnac di via Torino a Milano è gremita e Alessandro non si fa attendere dai suoi fan con la copia da autografare in mano e molte curiosità per la testa.
Tra le tante attività svolte nel mondo della comunicazione Alessandro rivela che la creazione di un romanzo è quella che lascia più spazio all’immaginazione e alla fantasia, anche se non prende troppo seriamente il mestiere di scrivere: <<Per me l’immagine dell’autore che prende appunti su un taccuino non vale. Mi capita di scrivere i miei pensieri sul telefonino e spesso utilizzo frasi che avevo appuntato anni prima>>.
Il protagonista del romanzo è Santiago, trentenne che lascia lavoro e fidanzata nella speranza che un lungo viaggio, attraverso mondi diversi e lontani dal suo, gli indichi qual è il suo destino. L’odissea di Santiago ha come sfondo un flusso di pensieri che rimandano continuamente alla sua storia d’amore, e tutto ciò che significa “casa”, a confronto con una ricerca itinerante di sé.
L’autore scherza con il pubblico in sala e non risparmia consigli per inseguire i propri sogni nel costante balletto di attacco e difesa con il destino. Rispondendo alla domanda di un affezionato fan racconta la propria esperienza in Australia, tanto ammaliante da meritare ampio spazio nel suo romanzo.
<<L’Australia è una terra meravigliosa ed è un esempio di convivenza civile fondata su una costante fiducia nei rappresentanti politici.>>
Tra le righe del racconto si scopre la forte fiducia dell’autore nel potere di sfidare la sorte di ogni individuo scegliendo decisamente una tra le varie distraenti opportunità offerte dal mondo.
Il biondino che abbiamo imparato a conoscere sul piccolo schermo è a suo agio davanti alle domande più disparate sul suo percorso privato e professionale: una serie di successi iniziati con la partecipazione ad un provino per uno spot, sviluppata con la sola pratica sul campo, misurandosi con la conduzione di programmi televisivi e radiofonici. Siamo davanti ad un giovane convincente, la ricetta del suo successo consiste nella seduzione del suo pubblico col sorriso e nella costante apertura alle novità per imparare e comunicare con un entusiasmo coinvolgente.
Il botta e risposta in sala rivela la chiave di lettura del suo ultimo romanzo: la vita pone davanti a scelte decisive che creano naturalmente paura ed incertezza, una turbolenza interiore da affrontare per conoscere e sfidare quel destino che, per quanto tu ti possa alzare presto, si sveglia sempre mezz’ora prima di te.
Lo stile di Alessandro Cattelan, molto simile alla penna di Fabio Volo, è leggero e scorrevole ed evoca scene dall’immaginario più semplice e comune in cui ogni lettore può riflettersi.