Autore: Pia Pera
Data di pubbl.: 2016
Casa Editrice: Ponte Alle Grazie
Pagine: 215
Prezzo: 15,00
Qual è il rapporto tra giardino e giardiniere, tra chi accudisce e chi viene accudito, se da un giorno all’altro può accadere di essere a propria volta da curare e accudire tanto da diventare come parte di quel giardino iniziale?
Pia Pera se lo è chiesto e ce lo ha raccontato con questo suo libro-diario, Al giardino ancora non l’ho detto, che prende il titolo dai versi di una bellissima poesia di Emily Dickinson, che dice «I have not told my garden yet».
«Cos’è cambiato nel mio rapporto col giardino? E’ cresciuta l’empatia. La consapevolezza che, non diversamente da una pianta, io pure subisco i danni delle intemperie, posso seccare, appassire…».
Già dalle primissime battute, questo libro non solo commuove per l’intensità e la bellezza che si dipanano per tutto il racconto, ma prende per mano il lettore e lo porta con sé in questo percorso di malattia e liberazione, in questo giardino rigoglioso e bellissimo, dove si può solo contemplare l’immensa e misteriosa bellezza del creato e trovare la pace.
Un’autrice che è una autentica scoperta, con il suo uso della lingua così bello, che ricorda le migliori poesie di Mariangela Gualtieri: si ritrova quella stessa carnalità nel dire la vita senza troppi giri di parole, quel raccontare se stessi come ognuno di noi vorrebbe imparare a fare.