Addio zaini pesanti, c’è una proposta di legge per i libri di testo elettronici

Un’idea per «tutelare la salute degli studenti, proteggere l’ambiente e realizzare un risparmio di svariati milioni di euro» dice Sandra Lonardo che l’ha avuta insieme con Ugo de Flaviis trasformadola in una proposta di legge per promuovere in tutte le scuole della Campania l’adozione di libri di testo in formato digitale.

«Abbiamo immaginato – spiega Sandra Lonardo – la creazione di un’apposita piattaforma informatica regionale sulla quale ‘depositare’ i libri di testo in formato elettronico. Attraverso l’accesso ‘controllato’ e ‘regolamentato’ alla Piattaforma sarà possibile consultare in tempo reale, scaricare ed anche stampare i libri scolastici (o parte di essi) accreditati, i testi universitari, le dispense per i corsi di formazione e tanto altro ancora. La nostra proposta di legge – continua Lonardo – prevede un impegno di risorse minimo. La piattaforma informatica, infatti, potrà essere sistemata presso il Centro elaborazione dati del Consiglio regionale, realizzando un considerevole risparmio in termini di risorse umane e di attrezzature digitali. La nostra proposta di legge prevede la possibilità, per le singole scuole, di stipulare convenzioni con società di comunicazione ed aziende produttrici, per il pagamento delle licenze d’uso agli editori e per ottenere in comodato d’uso (gratuito o a prezzi competitivi) i tablet ed i Pc necessari per la fruizione dei libri elettronici».

È previsto (nelle forme da regolamentare) anche l’intervento massivo di sponsor ed il ricorso a forme creative di sponsorizzazione. «I libri – prosegue Lonardo – potranno essere scaricati dalla Piattaforma secondo regole ben precise, a garanzia dei diritti degli autori e degli editori». Per l’utilizzo (anche on-line) dei libri di testo elettronici i genitori degli studenti delle scuole dell’obbligo potranno utilizzare le normali cedole librarie o altri contributi pubblici per il diritto allo studio, previo accordo con i Comuni e con le scuole interessate. «La nostra proposta di legge – conclude Lonardo – si propone di creare le migliori condizioni per un’ampia diffusione del libro elettronico. Tra l’altro, nella ricerca di fonti di finanziamento la nostra legge lascia ampi margini di manovra ai singoli istituti scolastici, alle Università, alle altre Istituzioni culturali e formative attive in Campania. La legge si pone anche altri obiettivi: la drastica riduzione della carta, con riflessi positivi sulla salute dei bambini (oggi oberati da zaini pesantissimi) e la tutela dell’ambiente. Infine, l’adozione dei libri di testo elettronici, senza nulla togliere agli autori ed agli editori, potrebbe far risparmiare alla Regione ed ai Comuni campani (oltre che alle famiglie) diversi milioni di euro».

Corriere.it

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