
Autore: Maria Silvia Avanzato
Data di pubbl.: 2013
Casa Editrice: Edizioni della Sera
Genere: horror
Pagine: 234
Prezzo: 13 €
Un cinema abbandonato in un piccolo borgo dell’entroterra emiliano. Et voilà, ecco a voi una storia raccapricciante con tutte le carte in regola per stuzzicare la vostra curiosità. Un libro per appassionati del genere thriller e noir ma anche per coloro che vogliono immergersi in una scrittura innovativa.
La prima cosa che salta all’occhio è proprio la scrittura incisiva e penetrante dell’autrice. Non ci vengono raccontati solo i fatti ma si mettono in risalto le sensazioni dei personaggi che costellano questo romanzo. Una scelta che arricchisce questa storia di sfumature pirandelliane che danno qualcosa in più a un genere votato più al sensazionalismo che non alla buona scrittura.
Le atmosfere che l’autrice architetta rendono questo piccolo borgo dell’entroterra emiliano un luogo ricco di misteri. Ogni abitante di Case Adamo ha un suo segreto, un particolare da nascondere, una fobia. Ogni personaggio ha un suo profilo e non è mai un paladino del bene o del male. Siamo in presenza di una folta schiera di grigi, ossia, personaggi non stereotipati ma veri, reali.
Un elemento di novità in un genere fin troppo legato a canoni rigidi e fantasiose trovate che spesso provocano l’ilarità del lettore. Non ci sono qui né investigatori, né eroi indomiti. Tutto ruota intorno a un cinema abbandonato, inaugurato nientepopodimeno che da Benito Mussolini, un tempo orgoglio e luogo di ritrovo per i cittadini del borgo.
Un libro interessante con elementi innovativi che di sicuro fanno bene a un genere che purtroppo ha già detto tutto.
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